La vita di un normale studente universitario, Nasir “Naz” Khan, di origine pakistana, cittadino americano del Queens, verrà stravolta dopo una folle notte a base di sesso, droga e alcol con una strana ragazza sconosciuta. La mattina dopo Naz si ritrova con la ragazza morta in un lago di sangue e senza il minimo ricordo di quello che è successo. Il giovane ha un milione di prove contro di lui che lo vedono colpevole dell’omicidio, ma il suo sguardo colpisce un avvocato, Jack Stone, che decide di aiutarlo e dimostrare la sua innocenza.
La trama non è delle più originali, soprattutto per chi ha visto la serie della BBC Criminal Justice. Infatti The Night of è un riadattamento americano della serie britannica del 2008 creata da Peter Moffat (The Village), e adattata per la HBO da Richard Price e Steven Zaillian, sceneggiatore premio Oscar di film come Schindler’s List, Gangs of New York, American Gangster, L’arte di vincere.
The Night of – Cos’è successo quella notte? , ha già fatto il suo debutto negli USA il 16 luglio ma è approdata in Italia lo scorso 25 novembre su Sky Atlantic.
Tra i nomi del cast spicca senza dubbio quello di John Turturro, nei panni dell’avvocato Stone, anche lui sedotto dalla realtà seriale ormai ricca di nomi importanti. «Mi ha subito conquistato la sceneggiatura, che era diversa da qualsiasi cosa io avessi mai letto prima. La serie parla del sistema giudiziario con una complessità e una varietà di sfumature che sono ipnotiche per lo spettatore. The Night Of ti fa pensare a come ti sentiresti se tu fossi quel ragazzo e fossi messo in quella prigione. Come ti comporteresti in quella situazione?» ha dichiarato Turturro. L’attore americano di origini italiane, (siciliane per la precisione), è famoso e apprezzato per la sua versatilità da registi del calibro di Martin Scorsese, Spike Lee, i fratelli Coen e Woody Allen, ed anche per questo lavoro interpreta un ruolo abbastanza particolare, ma triste è la circostanza per cui l’ha ottenuto. Inizialmente il progetto prevedeva James Gandolfini nei panni dell’avvocato Stone ma dopo la sua morte, il ruolo viene affidato a Robert De Niro, che però per impegni precedenti deve rifiutare. Così quello di Turturro è stato il terzo nome fatto.
Naz invece è interpretato da Riz Ahmed, giovane attore che abbiamo visto ultimamente in film come Nightcrawler – lo sciacallo, Jason Bourne e nel film evento Rogue One: A Star Wars Story, uscito da poco nelle sale. E’ stato convincente nei panni del protagonista, un personaggio in continua evoluzione e molto complesso.
La miniserie di 8 episodi è molto avvincente e ben costruita, piena di dettagli che non possono sfuggire nemmeno all’occhio più distratto perché le inquadrature sono studiate per dare rilevanza a determinati elementi che ci permettono di ricostruire l’omicidio. Inoltre la fotografia sa rendere l’atmosfera cupa delle strade newyorkesi, un’atmosfera che connota tutta la serie e che ritroviamo anche nel carcere, nella casa della famiglia Khan e nelle scene del tribunale.
Di serie crime ne abbiamo viste tante: Making a Murdere, True detective, How to get a way with a murder, The Wire, e chi più ne ha più ne metta, tutte molto valide e The Night of non propone niente di rivoluzionario ma si distingue per una sua linea narrativa ed un modo tutto suo di raccontare. E’ concreta, ha un ritmo veloce e spedito che ci porta in maniera diretta alla soluzione del crimine, questo dinamismo cattura l’attenzione. Nonostante la sua linearità non manca di insinuare del sano e giusto dubbio nello spettatore. Infatti insieme all’iter del processo assistiamo alla trasformazione radicale che avviene nel giovane ragazzo, costretto ad affrontare un incubo senza fine. Inizialmente ci siamo affezionati al timido e insicuro Naz, un ragazzo che voleva soltanto andare ad una festa con gli amici ma che si ritrova coinvolto in un brutale omicidio. Nelle prime puntate siamo più che sicuri che lui sia innocente, ma con il suo arrivo al carcere di Rikers Island tutto cambia. La vita dietro le sbarre è dura e Naz deve adattarsi e cercare di sopravvivere. Cambia non solo fisicamente, mettendo su muscoli, ricoprendosi di tatuaggi e rasandosi a zero i capelli, ma anche il suo atteggiamento. Dalle indagini degli avvocati vengono alla luce vari aspetti del ragazzo che ci fanno cambiare idea su di lui, la prigione sembra averlo trasformato e ci appare come un vero criminale pronto a scontare la sua pena. Così piano piano ci troviamo a dubitare della sua innocenza.
Altro protagonista della storia è l’avvocato John Stone, un uomo caduto in disgrazia, con alle spalle un divorzio e un figlio che non ha stima di lui, costretto ad andare in giro con dei sandali per via di una grave forma di eczema ai piedi. Ormai disinnamorato del suo lavoro e troppo insicuro per sentirsi all’altezza di casi importanti, si ritrova a girare per le stazioni di polizia alla ricerca di clienti per tirare avanti. Incontra Naz per caso e coglie al volo l’occasione di lavorare ad un grande caso che possa risollevare la sua carriera e soprattutto la sua vita.
The Night of fa trapelare tematiche attuali molto importanti. La notizia del presunto omicidio suscita i sentimenti discriminanti sia della popolazione americana (meno tollerante dopo i fatti dell’11 settembre), sia della stessa comunità pakistana del quartiere in cui vive la famiglia Khan, che non vuole avere a che fare con i genitori di un assassino. E poi la complessità e le pecche del sistema giudiziario americano, difendere la verità o proporre un patteggiamento per convenienza?
Turturro in un’intervista ha anche affermato che: «La serie diventa via via sempre più avvincente e sempre più densa, ci sono un sacco di colpi di scena, ma è tutto fatto in un modo molto umano, non sensazionalistico. È questo che a mio avviso rende l’esperienza di visione più profonda. La realtà ci racconta spesso storie che hanno a che fare con il sistema di giustizia penale. Qui non c’è nessun vero eroe perfetto, nessun vero protagonista o antagonista. La serie racconta quello che succede alle persone. Chiunque passa attraverso qualcosa di grande nella vita deve pagare un prezzo enorme. Di questo si tratta: degli effetti che queste accuse hanno su questo ragazzo e degli effetti che hanno sulle persone intorno a lui».
The Night of ha avuto un’accoglienza positiva dalla critica televisiva, è stata infatti candidata ai prossimi Golden Globe per le categorie: Miglior miniserie , Miglior attore in una mini-serie a John Turturro e Miglior attore in una mini-serie a Riz Ahmed. Definita come «un mystery preziosamente realizzato e splendidamente recitato, che incanterà gli spettatori e li lascerà devastati». Infatti il finale di stagione ci lascia con un senso di amarezza, tutti i protagonisti tornano alle loro vite che non saranno mai più come prima e dovranno fare i conti con le loro azioni.
E’ un’ottima serie di genere che vale la pena vedere sicuramente, un buon prodotto innovativo nella sua classicità.