La prima puntata di Riverdale ci aveva piacevolmente intrattenuto. La teen serie prodotta da The CW, basata sui fumetti della casa editrice Archie Comics, ha aperto i battenti con una puntata pilota che ha saputo reggere l’attenzione. Ora, giunti al secondo episodio, possiamo dire che il ritmo si mantiene costante.
In A Touch of Evil si infittisce il mistero intorno alla morte di Jason Blossom, il ritrovamento del corpo ha confermato l’ipotesi di omicidio ed hanno così inizio le indagini. Ma in questo episodio il caso Blossom viene messo in secondo piano per dare spazio alla definizione delle dinamiche tra i protagonisti.
Betty, dopo il triste rifiuto da parte di Archie, che non ricambia i suoi sentimenti, si sente sola perché tradita anche dalla sua nuova amica Veronica che, in un momento di debolezza, è caduta tra le braccia di Archie.
Archie invece è ossessionato dal ricordo di quella famosa mattina del 4 luglio, quando è scomparso Jason Blossom. Era sulla riva del fiume ed ha sentito chiaramente il rumore di uno sparo d’arma da fuoco. Vorrebbe dire tutto alla polizia ma facendolo metterebbe nei guai la sua insegnante, che si trovava con lui e con la quale intrattiene una relazione segreta. Nel frattempo si confida con il suo vecchio amico Jughead (Cole Sprouse, il gemello di Zack e Cody), la voce narrante fuori campo, e riallaccia i rapporti con lui. Si vanno così a delineare nuove relazioni tra i personaggi.
Nella prima puntata c’è stata una presentazione generale dei protagonisti, i loro caratteri, le loro abitudini, ora invece i ragazzi sembrano dare i primi accenni di cambiamento. Questo secondo episodio serve a creare il gruppo di amici composto da Betty, Veronica, Archie e Jughead che diventeranno i veri quattro protagonisti della serie. I ragazzi, per motivi diversi, sono collegati al caso del giovane Blossom e sicuramente non si terranno alla larga dalle indagini.
Sono nell’aria scottanti segreti che non vedono l’ora di uscire allo scoperto!
E poi c’è la villain di queste prime due puntate, Cheryl Blossom, che non si risparmia però anche un momento di debolezza per la morte del fratello. L’autopsia del corpo di Jason rivela nuovi indizi e scatta l’arresto proprio per Cheryl, la prima e ovvia indiziata, in quanto l’unica insieme a Jason quello sfortunato giorno.
Dal secondo episodio si fanno più chiare anche le scelte stilistiche della serie. Nonostante l’ambientazione sia contemporanea, a tratti sembra di essere catapultati negli anni ‘50 dai vestiti di Betty, dalle macchine vintage, dalle divise delle cheerleaders e soprattutto dal locale Pop’s che richiama i vecchi pub americani in stile Arnold’s di Happy Days. Il tutto però accompagnato da tonalità scure, che creano un’atmosfera misteriosa dando alla serie un tocco in più rispetto ai teen drama a cui siamo abituati.
In Riverdale ritroviamo molti elementi di vecchie serie come Veronica Mars, Beverly Hills 90210, Dawson’s creek, o Pretty Little Liars, ma è anche questa la sua particolarità, è una sorta di Melting pot di serie diverse.
Ci sono comunque i presupposti perché Riverdale si distingua dalle altre, staremo a vedere!