Intervista su The Darkness II: i tentacoli demoniaci e altre novità

Come già saprà chi ha seguito con noi l’annuncio di The Darkness 2, Jackie Estacado, il protagonista, utilizzerà in un modo tutto nuovo i suoi arti demoniaci. Tom Galt di Digital Extremes, in un’interessante intervista a ScrawlFX, parlando di questi cosiddetti "tentacoli", ha descritto a grandi linee quello che possiamo aspettarci.
Come primo dato rilevante, l’architettura alla base delle animazioni, rispetto al primo episodio, è stata completamente ricostruita. Questo permetterà di ottenere un’esperienza più reale, più "immersiva" e completa. Ad esempio, il processo di attacco con gli arti si evolve in questo modo: il nemico mostra una reazione all’attacco, successivamente entra in fase rag-doll e interagisce attivamente con l’ambiente fisico circostante, si rialza dal terreno (qualora non sia stato già neutralizzato).

Importante novità è data dall’introduzione di numerose execution modes, sequenze di esecuzione attivate dai vostri attacchi. Combattere con i tentacoli (potete visionare qualcosa nel filmato sottostante) sarà sempre un’esperienza molto varia, che si evolverà in modi diversi, a seconda della parte di corpo cui avrete mirato. Tanto per citarne qualcuna, abbiamo la Daisy Pop (i tentacoli mirano alla testa e la decapitano) e la macabra Anaconda (un tentacolo immobilizza il malcapitato mentre l’altro gli trafigge il petto).
Tuttavia, dalle risposte del game designer trapelano ulteriori dettagli. Il titolo è ambientato a New York, prettamente a Manhattan, ma saremo in grado di visitare anche altre ambientazioni. Lo scenario urbano, sebbene non abbia alcuna pretesa di assoluta precisione, è stato realizzato con grande cura e fedeltà. La città non è piatta, dice ancora Galt. Vogliamo che i giocatori siano in grado di distinguere l’atmosfera di Little Italy da quella della zona industriale
Per chi si fosse perso il primo capitolo, Galt si dice ignaro di eventuali iniziative marketing di 2K Games a questo proposito. Non so cosa stiano progettando, in questo senso. Sono sicuro che faranno qualcosa. L’importante è che tutti sappiano che non è necessario giocare a The Darkness per poter comprendere gli sviluppi di The Darkness 2. Abbiamo fatto in modo di fornire, all’inizio, tutte le informazioni più importanti. Dico solo che è un peccato perderselo. Era un gran bel gioco. 
Vi lasciamo al video mostrato alla GDC 2011 e illustrato da Sheldon Carter, project director di 2K. Buona visione.

 

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