Forte del successo – e dell’inattesa buona ricezione critica – dei primi due film della serie, Sony lancia il terzo capitolo della sua fortunata serie d’animazione Hotel Transylvania, intitolato Hotel Transylvania 3 – Una Vacanza Mostruosa. La pellicola segue ancora le (dis)avventure del Conte Dracula, relativa famiglia e amici mostruosi, in un prodotto come ormai da tradizione ottimamente animato e divertente per grandi e piccini.
Se nei primi due film avevamo iniziato a conoscere bene tutti i personaggi e il regista Genndy Tartakovsky ci aveva introdotto a un mondo dove i mostri sono generalmente bonari e si trastullano in uno sfarzoso hotel tutti insieme, Una Vacanza Mostruosa abbandona un po’ lo sviluppo della storia principale e sposta per la prima volta l’ambientazione dall’hotel che dà il nome al franchise a un insospettato albergo sull’acqua: una nave da crociera.
Hotel Transylvania 3: si salpa!
Dopo aver finalmente accolto nella famiglia Johnny e aver “svezzato” alla maniera dei mostri il piccolo Dennis, le cose per Dracula non potrebbero andare meglio: l’hotel funziona alla grande e ci sono tutti gli elementi per vivere un’immortale vita felice circondato dai suoi cari. Tuttavia, Il protagonista doppiato da Claudio Bisio è senza pace: dopo la morte della moglie non è mai riuscito a trovare una nuova compagna, fatto che lo addolora, sebbene non voglia preoccupare la figlia Mavis confessandoglielo. È proprio Mavis a notare l’insoddisfazione del padre, scambiandola però come dovuta a stress da troppo lavoro. La soluzione? Prenotare un posto sulla prima crociera per mostri per tutta la famiglia! Ovviamente le cose andranno presto storte, con Drac (così lo chiamano gli amici) che verrà presto coinvolto in una pericolosa relazione con l’avvenente capitana della nave, la quale nasconde un terribile segreto…
La storia di Hotel Transylvania 3 è poco più di un pretesto per inquadrare gli esilaranti personaggi nell’ambiente marino, dando modo agli autori di testare tante nuove idee e realizzare alcune sequenze davvero ispirate. L’umorismo del film riesce inoltre a far spesso ridere di gusto anche gli adulti, puntando però con la maggior parte delle sue battute ai più piccoli, il vero target di un film che non cerca di darsi un valore serio per il resto del pubblico, diversamente da produzioni Pixar come Gli Incredibili 2.
Facce da mostri
L’ora e mezza mal contata del film scorre via piacevolmente: i personaggi ormai sono entrati nel nostro immaginario ed è bello vederli esprimersi in vacanza, con tante situazioni al limite del ridicolo, ma quasi sempre realizzate con gusto. Fantastiche in particolare le migliaia di espressioni facciali del Conte, quasi ai livelli di quanto visto in tantissimi anni in compagnia di Spongebob Squarepants. Un plauso va fatto anche al team di animatori: Hotel Transylvania 3 è uno dei film di animazione che ci hanno più stupito per la qualità degli effetti speciali e dei modelli in tre dimensioni.
Hotel Transylvania 3 può assomigliare un po’ alle puntate di scorrimento centrali di una serie TV, quelle dove a volte la trama e i personaggi non si sviluppano in maniera particolare, bensì la regia sperimenta con nuovi setting e toni più leggeri in episodi che spesso esulano dall’intreccio principale. Questo terzo episodio non dà quindi molto da pensare in termini di messaggio (tematiche di uguaglianza sono sempre presenti ma appena accennate), ma fortunatamente si dimostra davvero divertente e si può notare come artisticamente il team di Sony Pictures abbia potuto esprimersi al massimo. Spesso le risate e le belle trovate nelle scene si trovano in sottofondo, in un angolo dell’inquadratura, in un’espressione di un volto, nel design di un luogo: il film riesce così nel suo intento, intrattiene e non stanca, benché gli manchi qualcosa per entrare nel gotha del cinema d’animazione.