Siamo stati all’anteprima di The First, serie fantascientifica nuova arrivata in casa Hulu, in Italia disponibile su Timvision dal 19 dicembre. Beau Willemon ha ideato uno show attuale, ambizioso, che punta verso lo spazio e la colonizzazione interplanetaria senza tralasciare problemi terrestri e terreni, in cui il principale punto di vista è quello del capo cast: un giovanile Sean Penn nei panni dell’eroe tormentato.
The First: i primi uomini su Marte
Il pianeta rosso costituisce la nuova frontiera dell’esplorazione spaziale. In un futuro ipertecnologico non molto lontano dal nostro la NASA è pronta a lanciare i primi astronauti americani su Marte, ma l’accoglimento di tale importante momento storico si rivela disastroso dopo l’infausto evento che mette in moto la macchina narrativa. Una parte del mondo politico vede nella missione un colossale spreco di denaro che potrebbe essere destinato a risolvere i crescenti problemi climatici ed economici della Terra; il rischio in termini di vite umane che l’impresa richiede contraria fortemente l’opinione pubblica; cresce inoltre l’ostilità nei confronti della compagnia che ha gestito il progetto per l’agenzia spaziale americana. Ma il disappunto riguarda anche l’ex comandante Tom Hagerty, Sean Penn appunto, estromesso dal progetto e schiacciato da una difficile situazione familiare. Tra problemi personali, scientifici e politici, la sfida di Tom sarà quella di riuscire a preparare una missione di successo destinata a fare la storia.
Separation e What’s needed
I primi due episodi di The First presentano uno show tecnicamente molto ambizioso, in cui abbondano ricostruzioni dello spazio ed effetti tecnologici perfettamente inseriti nella quotidianità umana, che fanno una grande figura sul grande schermo. Dopo un inizio “col botto” la sceneggiatura scorre a tempi dilatati, riservandosi ampi spazi di riflessione e poesia, dedicati a ricordi, sentimenti nonché alla routine della superstar Penn. La macchina da presa infatti gli dedica lunghi e minuziosi ritratti mentre corre a torso nudo, si rasa il volto, gioca con il cane. Questa dimensione privata, ristretta al viale lungo il fiume e agli interni della casa del protagonista, vive in stridente contrasto con quella nazionale e planetaria della missione spaziale, fatta di palazzi di governo, laboratori, incontri con senatori, strutture ultramoderne che, pur ricche di fascino e di un modo particolare di riflettere la luce, non fanno che accentuare il senso di solitudine e straniamento dalla propria vita privata, con la loro freddezza e le grandi proporzioni. Lungo questa dicotomia sembra che dovrà concentrarsi l’intera serie, tra la realizzazione dell’impresa più importante per l’umanità e il recupero di una figlia problematica rimasta senza madre.
La sfida di The First ha inizio
E’ presto per fare commenti approfonditi sui personaggi, per ora presentati a contorni molto nitidi ma di cui non si conosce ancora l’evoluzione. Molte fragilità sono già state messe a nudo in Laz Ingram, (interpretata dalla veterana del grande e piccolo schermo Nastascha McElhone), l’algida amministratrice delegata della compagnia responsabile del progetto, più degli altri esposta ai rischi e alle conseguenze legati alla missione. Tom per ora appare come il classico eroe americano che sa come mantenere la calma, cosa dire, come comportarsi, come supportare le persone. La sua monoliticità è però minata dalle preoccupazioni per la figlia e il dolore dei lutti, ma saranno i prossimi episodi a rivelarci la vera natura del personaggio. Nel complesso l’esordio di The First è molto buono e intrigante, le questioni sollevate sono di primaria importanza. In particolare la fa da padrone il dibattito ampiamente sviscerato sull’utilità della colonizzazione di Marte, apparentemente possibile in una realtà in cui ogni dispositivo, persino gli accessori indossati rispondono ai comandi vocali più disparati e le comunicazioni corrono lungo reti infinitamente lunghe e veloci, ma che invece si mostra subito in tutta la sua criticità. Questa è la trovata che rende grande l’inizio della serie, che con la noncuranza del fato fa accadere un avvenimento inaccettabile e shoccante. Vedremo se il resto dello show confermerà le prime impressioni.