Ad oggi, tra i film Marvel Studios, nessuno ha avuto come protagonista assoluta una donna. Ma ce ne sono due in arrivo: Captain Marvel con Briel Larson e diretto da Anna Boden e Ryan Fleck e Black Widow diretto da Cate Shortland. Questo perché Kevin Feige, capo del Marvel Studios ha notato che dopo la “bomba” Black Panther (bomba in senso mediatico e sociale), gli orizzonti della casa di produzione delle mervaiglie si sono espansi a nuove vedute culturali.
“[Black Panther] è l’inizio. Ha funzionato e rifunzionato, ci ha incoraggiato a dirigerci nella direzione in cui saremmo andati comunque. Quando guardi quel film, dici che è incredibile. Non sarebbe stato quello che è stato se, tutti seduti al tavolo, fossero assomigliati a te o me. E questo è vero per tutti i film. Come i Marvel Studios sono cresciuti, è la stessa cosa […]. Questo cambiamento potrebbe acnhe riguardare più donne nei prossimi anni. Sempre sulla base dei membri del team che continuano a crescere. Cerchiamo di crescere e promuovere in casa nostra. […]. E le persone che produrranno alcuni dei nostri prossimi film sono al di sotto delle persone che producono i film ora. Ci credo molto. Quando hai diverse voci, ottieni storie migliori e più eccitanti, più sorprendenti. E questo è molto chiaro.”
Sembra quindi di aver capito che gli Studios punteranno sempre di più ad avere non solo protagonisti di diverse etnie o differenze culturali nei loro film, ma anche tra i registi e i produttori. Una certa equalità di classe e lavorativa. Bravo Kevin Feige! Un unica cosa che resta da chiarire, quando si parla di “diversità” chi si intende per diverso? Perché se parliamo di diversità riguardo a donne e neri e asiatici e slavi ed ebrei, allora stiamo guaradando al Marvel Studios, ovvero a “Casa nostra“, come un patriarcato maschilista, razzista e misogino? Feige, vuoi forse farci intendere che i Marvel Studios considerano le persone non bianche e non donne, diverse?
Attendiamo sviluppi!
Fonte: Heroichollywood