Il terzo appuntamento stagionale con American Horror Story conferma finalmente che la pietra angolare di My Roanoke Nightmare è la colonia perduta di Roanoke.
La misteriosa scomparsa dei coloni è una pagina di storia anglo-americana che esercita da sempre un particolare fascino su Murphy e Falchuk: agli avvenimenti di Roanoke Island, infatti, si era già accennato in Murder House (per chi desiderasse rinfrescare la memoria, l’episodio cui si fa riferimento è Birth).
“You only think you know the story”
Il rapimento di Flora si rivela il pretesto scelto da Chapter 3 per raccontare della colonia e mostrare come la vicenda sia stata rielaborata dai creatori dello show.
Ci si concentra soprattutto sulla leader del gruppo, la sanguinaria The Butcher (Kathy Bates), vale a dire la fu Thomasin White, personaggio ispirato a Thomasine Cooper, vera moglie del Governatore John White.
Armata di una già iconica mannaia, l’intransigente e ostinata macellaia potenzialmente ha tutte le carte in regola per regalare diverse soddisfazioni allo spettatore e ripagarlo così dell’insipido flashback che l’ha vista protagonista in questo episodio.
Qualche nota stonata
Il passato di Thomasin viene rivelato da Cricket Marlowe (Leslie Jordan), il sensitivo che individua pure la responsabile della sparizione di Flora. Il nuovo arrivato, si intuisce subito, è stato pensato per essere il mattatore di Chapter 3. La sua eccentricità, tuttavia, stride troppo con i toni cupi e tesi di questa stagione. Per quanto alcune sue battute siano già memorabili, l’impressione è che non ci fosse bisogno di un personaggio del genere in My Roanoke Nightmare.
Rammarica un po’ anche vedere i protagonisti comportarsi per la prima volta in modo piuttosto scriteriato. Nei primi due episodi, anche quando non condivisibili, le loro scelte erano risultate nel complesso credibili. Stavolta, invece, si ha la sensazione che la necessità di mandare avanti la trama abbia piegato la coerenza: per esempio, sfugge come possa Shelby sospettare di Lee per un omicidio tanto scenografico come quello di Mason.
Tiriamo le somme
Al di là dei difetti evidenziati, curiosità e ottimismo per il prosieguo della stagione rimangono intatti.
Sarà interessante, soprattutto, capire come si giocherà la partita, ormai a carte scoperte, tra i coloni e i Miller e scoprire chi o cosa interpreti Lady Gaga, visto che il flashback di questa settimana non ha fatto altro che confondere ancora di più le idee.
Seppure con un po’ di fatica, quindi, Chapter 3 raggiunge la sufficienza. Risulta però il più debole degli episodi finora andati in onda, in quanto meno accattivante e coinvolgente rispetto ai due capitoli precedenti.