Dopo tre anni dal loro debutto, i teneri protagonisti di Pets 2: Vita da Animali tornano a far divertire grandi e piccini con secondo capitolo targato Illumination Entertainment. Dato il successo del primo film, e il potenziale illimitato che esso fornisce, ovvero la vita segreta dei nostri amici animali quando non siamo in casa, non sorprende affatto l’uscita di un secondo capitolo. E anzi, oltre a reggere il confronto con il suo predecessore, Pets 2: Vita da Animali riesce a superarlo in alcune scelte stilistiche.
Il film infatti, pur mantenendo Max come protagonista principale, ha una struttura più corale che permette a personaggi come Nevosetto o Gidget di avere maggiore spazio nella narrazione, seppur sacrificando, solo in parte, personaggi geniali come la cinica Chloe, che si sente (ed è così anche per noi) la protagonista assoluta dell’intero universo. Nonostante ciò, gli amanti dei felini possono stare tranquilli: la pellicola offre molto spazio a gag esilaranti su questi magnifici e a volte folli amici a quattro zampe.
Affronta le tue paure
La storia si apre con Max che, durante un picnic a Central Park assieme a Duke e alla sua padrona, si ritrova circondato da decine di bambini che si godono la bella giornata, anche loro in compagnia delle loro famiglie e dei loro cani. Infastidito dagli schiamazzi, Max afferma che per nessuna ragione al mondo vorrebbe condividere la sua vita con uno di quegli esserini urlanti. Ironia della sorte, poco tempo dopo la sua padrona si sposa e dà alla luce il piccolo Liam. A Max basta poco per cambiare idea sul nuovo padroncino: Liam è speciale. Con il passare del tempo, l’amore per il piccolo risveglia in Max la paura verso il modo esterno: New York è troppo pericolosa per un bambino indifeso. Il nervosismo di Max aumenterà in modo esponenziale quando si renderà conto che Liam dovrà presto andare all’asilo, dove lui non potrà proteggerlo.
Un giorno Max, dovendo partire per una gita con in campagna, chiederà a Gidget di sorvegliare Apetta: la sua pallina preferita. La dolce cagnolina prenderà il compito come una questione di vita o di morte: la pallina non è altro che il simbolo del loro amore, affidato a lei poiché unica in grado di accudire un tesoro così inestimabile. Mentre Gidget si lascia andare a romantiche fantasie sulla loro futura vita di coppia, la pallina sfugge dalle sue zampe e finisce in un appartamento pieno di spietati felini. La soluzione per recuperare Apetta è una sola: per potersi infiltrare in quel luogo infernale, Gidget dovrà diventare un gatto!
Nel frattempo, Nevosetto si gode la sua nuova vita da animale domestico con la sua dolce padroncina, la quale adora travestirsi da supereroe insieme al suo coniglietto. Lo scalmanato coniglio entra così bene nella parte da convincersi di essere un vero supereroe e sparge la voce: dovunque ci sia un animale in difficoltà, “Capitan Nevosetto” sarà pronto a correre in suo soccorso! Non passerà molto tempo che qualcuno busserà alla sua porta in cerca di aiuto, ma la faccenda si rivelerà più dura del previsto.
Anche l’orecchio vuole la sua parte
Se bisogna proprio andare a cercare il pelo nell’uovo, l’unica nota dolente di Pets 2 è stata la scelta di utilizzare attori e personaggi famosi come voci dei protagonisti, pur non essendo doppiatori professionisti. Ma in questo caso la scelta era inevitabile, vista la necessità di coerenza con il primo capitolo. Questa tendenza, ormai comune in molti film d’animazione, può portare a risultati sorprendenti (basti pensare a Fabio Fazio e Luciana Litizzetto nel film Minions) o pessimi (Max Giusti e Arisa nella saga di Cattivissimo Me non convincono molto). Nonostante gli alti e bassi, la Illumination Entertainment mostra comunque buonsenso nella scelta dei doppiatori non professionisti, a differenza di altre grandi major. Alessandro Cattelan, Francesco Mandelli, Lillo e Laura Chiatti, malgrado un primo impatto destabilizzante, con lo scorrere dei minuti convincono sempre di più, salvo poi annichilire messi al confronto con doppiatori del calibro di Michele Gammino (storica voce di Harrison Ford).
Leggerezza e Semplicità
Come ogni buon cartone animato, Pets 2 non è soltanto piacevole da guardare, ma è anche educativo. Grazie a Max e ai suoi amici, i giovani spettatori comprenderanno l’importanza del superare le proprie paure e dell’aiutare il prossimo. Non sarà una morale molto profonda, ma rispecchia perfettamente lo spirito della Illumination, una casa di produzione che ha sempre puntato ad intrattenere il proprio pubblico in modo spensierato e allegro, con una trama volutamente poco ricercata che permetta agli spettatori di godere di una storia leggera ma ricca di colore, riuscendo spesso a strappare delle risate anche ai più grandi e facendo passare a tutti un’ora e mezza di sincero divertimento.