Con L’Era Glaciale ci eravamo lasciati nel 2016, quando l’ultimo – quinto – lungometraggio “In Rotta di Collisione” aveva deluso fan e critica, contraddistinguendo quello che ormai pensavamo fosse un triste canto del cigno per il franchise, vista la chiusura di Blue Sky Studios (autori anche del colorato Rio, tra le altre cose) nel 2021. Tuttavia, la fame di nuove IP di Disney non si ferma mai e avendo acquisito proprio il marchio assieme al resto delle proprietà Fox qualche anno fa ha pensato che no, forse nelle avventure di Diego, Sid e Manny c’era ancora un po’ di vita rimasta. Almeno su Disney+, servizio che sta permettendo alla casa di Burbank di sperimentare. Il che non è necessariamente un male. È però un male in questo caso, in quanto lo spin-off Le Avventure di Buck che abbiamo visto in anteprima per voi (e in arrivo il 25 marzo sulla app) è un freddissimo buco nell’acqua che avremmo preferito non esistesse.
A parte la sorpresa nel palesarsi del castello incantato della Disney prima dei titoli, questo spin-off si origina da pretese già ultra-banali, sebbene abbia il merito di provare a distogliere l’attenzione dal trio che ha contraddistinto la serie fin dall’inizio. Come potete immaginare infatti il film è dedicato a Buck, personaggio introdotto nel terzo film (L’alba dei Dinosauri, uno dei migliori) e che ha avuto un grandissimo successo specialmente tra i bambini, grazie anche alla geniale voce di Simon Pegg. Peccato che le nostre aspettative, magari di scoprire qualcosa di più di questo personaggio un po’ bidimensionale se vogliamo, vengano disattese, perché nel film in verità sono gli insopportabili opossum Crash e Eddie le vere “star”.
Dove eravamo rimasti?
Mannie e famiglia sono ormai sopravvissuti a una serie di estinzioni, peripezie e viaggi spaziali e le cose procedono abbastanza bene; peccato che i due sopracitati piccoli mammiferi si sentano stremati dalle troppe attenzioni della madre/sorellona adottiva Ellie e desiderino emanciparsi da lei. Per questo decideranno di abbandonare tutti e tornare nel Mondo Perduto, trovandosi a combattere una nuova minaccia dinosaurosa al fianco ovviamente di Buck. Minaccia impersonata da un Protoceratops dal cervello troppo cresciuto (Orson) e dai suoi complici raptor, che al di là delle sue motivazioni e obbiettivi banalissimi risulta forse il personaggio che offre gli unici sussulti della pellicola. C’è anche un’altra new entry, l’agilissima Zee (una zorilla, animale che esiste davvero, date un’occhiata a Wikipedia), che funge da poco di più che la fidanzata/compare assennata che fa da contraltare a Buck.
In L’Era Glaciale – Le avventure di Buck i protagonisti dei primi film appaiono soltanto in brevi momenti (e sono cambiate le voci originali della versione inglese, sfortunatamente): queste sono Le avventure di Buck in fondo. E dei bruttissimi Crash e Eddie. E soprattutto – tenetevi forte – non c’è Scrat. Lo scoiattolo sfigato è sempre stato uno dei punti focali del franchise e vederlo sparire così ci ha deluso profondamente. Come ci ha deluso profondamente il film in generale. Almeno dura poco più di un’ora.
Ti ricordavo meglio
Perché negli 80’ mal contati di questa produzione succede davvero poco, o più che altro si vanno a ripercorrere gag e situazioni già viste in passato. Siamo stati contenti nel vedere sparire l’assurdità degli ultimi due episodi della serie – non a caso i peggiori, prima di oggi – ma quando sentiamo per la duecentesima volta le battute sugli opossum che si fingono morti o Mannie che minaccia Sid, o Diego che non vuole mostrare i suoi sentimenti, i dinosauri che sono stupidi e impressionabili e via discorrendo ci sembra solo di stare vedendo un qualsiasi tratto di uno dei qualsiasi cinque film che hanno preceduto questo.
E tutto questo senza contare il lato peggiore del film: quello tecnologico. La qualità dell’animazione, soprattutto nei dettagli, dimostra subito la natura budget del film, un po’ come succedeva con l’altrimenti simpaticissimo Monsters & Co. la serie – Lavori in corso! Sembra che Disney abbia trovato un nuovo livello qualitativo per la CGI che cattura solo a grandi linee stile di una serie, ma risulta abbastanza presentabile all’occhio non attento. Questo ovviamente permette di creare nuove storie senza troppo esborso monetario e sforzo degli animatori, almeno per quanto riguarda questi prodotti secondari diretti a Disney+ e che molto probabilmente verranno visti solo dai più piccoli. Peccato, in ogni caso, a un fan dell’animazione questi compromessi sono chiari dall’inizio e abbassano l’asticella delle aspettative sin dai primi minuti.
Mettendo anche da parte lo scempio visivo che è, Le Avventure di Buck non funziona per nulla. Qualche battutina simpatica la si può trovare qui e là – alcuni dei commenti di Crash e Eddie in stile sit-com anni ’90 per esempio – ma veramente poche. Questo è un film dedicato decisamente ai più piccoli e per loro potrebbe anche funzionare, sebbene la banalità di tutto quello che succede potrebbe non soddisfare anche loro. Chi certamente non ha soddisfatto è chi vi scrive, il quale considera L’Era Glaciale 1 e 3 dei veri capisaldi dell’animazione, film divertenti, sagaci e precursori dei loro tempi, tra l’altro. Vedremo quale sarà il futuro di questo franchise, ma se tutto quello che possiamo aspettarci sono altri film o miniserie TV come questo che graficamente sfigurerebbero su Nintendo 64 e che hanno l’unico scopo di intrattenere figlioletti e nipotini, possiamo dire che per L’Era Glaciale l’estinzione sarebbe stata una scelta migliore.