Venti di guerra nel mondo post apocalittico popolato dai morti che camminano. La ricerca di alleati continua in questa decima puntata, “Uniti“, e nuovi personaggi fanno il loro ingresso sulla scena e alcuni incontri regaleranno dei piccoli piaceri ai fan.
Comunità nascoste
Proprio come la comunità di donne in cui si ritrovò Tara – e che continua a mantenere segreta – un altro gruppo molto numeroso è stato scovato dai nostri protagonisti mentre stavano cercando padre Gabriel. Queste persone, tutt’altro che pacifiche, vivono letteralmente in in una discarica e a detta loro “raccolgono senza disturbare”. Ecco quindi svelata l’identità dei loschi individui che si aggiravano nell’ombra, avvistati in alcune puntare precedenti.
Dopo aver ritrovato Gabriel, il quale era infatti prigioniero del suddetto gruppo, Rick cerca fin da subito un accordo per convincere la loro strana leader a collaborare e a stringere un’alleanza. Durante questo “negoziato” scopriamo finalmente cosa sia quella specie di vagante-porcospino visto nei trailer che annunciavano la seconda parte della settima stagione.
Vecchie amicizie
Interessante è il confronto tra Morgan e Daryl, due figure importantissime per Rick e fondamentali nella vicenda: entrambi agiscono per il bene comune ma ognuno vuole farlo a modo loro.
Morgan è un personaggio poliedrico per l’evoluzione che ha avuto, decisamente a blocchi, da mentore all’inizio della vicenda, a pazzo distrutto dalla realtà, a uomo nuovo che aberra la violenza, e anche se ora le sue convinzioni vacillano ancora lotta per evitare uno scontro diretto.
Daryl, d’altro canto, è sempre stato elemento dalle mille sfaccettature, dal cambiamento iniziale, in cui era un ottuso red neck, cade la maschera da duro senza cuore mostrando un animo generoso pur rimanendo un lupo solitario, anche se è sempre più palese la sua devozione al gruppo, soprattutto grazie all’affetto profondo che prova in particolare per Rick e Carol. Tra l’altro la scena con Daryl e Shiva è emblematica per l’arciere, il quale è sempre stato una sorta bestia selvatica cresciuta in cattività e addomesticata, proprio come la tigre di Ezekiel.
Parlando di Carol, si sposta nuovamente la lente su di lei. A tal proposito, se non avete ancora visto la puntata avvertiamo che seguiranno alcuni pesanti SPOILER.
Affetti e bugie
Dopo tanto tempo finalmente Carol e Daryl si ritrovano. La sintonia che c’è tra i due è un qualcosa di molto complesso che va oltre l’amicizia o l’amore ed è proprio questo il bello. Alla fatidica domanda “stanno tutti bene?” la reticenza di Daryl è come un coltello per Carol e quando lui risponde infine “stanno tutti bene” è un pugno nello stomaco per gli spettatori. Carol sembra accettare la risposta più per se stessa che per altro e si tranquillizza. Daryl non ha mai mentito così spudoratamente ma è l’affetto che prova per Carol a farlo parlare, ha messo lei prima del bene comune.
Il dialogo tra i due personaggi è sicuramente uno dei punti più alti di queste ultime puntate, e questo ci ricorda che ciò che ha reso grande la serie non è il genere horror o la violenza o gli sconti a fuoco, ma i rapporti interpersonali e l’umanità che resiste anche in un mondo che di umano ha ormai ben poco.