Un ritorno a dir poco roboante per la più famosa saga sui motori, Fast & Furious 8 irrompe nel panorama cinematografico italiano provocando una quantità di fomento del tutto inaspettata, almeno agli occhi di una neofita del genere.
Diretto da F. Gary Gray, il nuovo capitolo porta sul grande schermo la squadra per la prima volta dopo la triste perdita di Paul Walker. Più carichi (e pompati) che mai tornano Vin Diesel, The Rock, Jason Statham e Michelle Rodriguez, con alcune interessanti nuove entrate come la divina Charlize Theron e ben due interpreti di GoT: Kristofer Hivju (Tormund) e Nathalie Emmanuel (Missandei).
I membri della squadra sembrano tutti essersi tutti felicemente sistemati, Dominic Toretto e Letty sono in luna di miele a Cuba quando nelle loro esistenze irrompe una pericolosa cyber terrorista Cypher (Charlize Theron) che riesce a strappare Dom dalla sua famiglia e a farlo lavorare per lei, scatenando le ire della squadra che sarà costretta ad allearsi con un vecchio nemico per tentare di far tornare Toretto alla ragione.
It’s raining car
Perfino per una non appassionata di motori Fast & Furious 8 sfoggia un parco macchine che fa bene agli occhi e al cuore. Auto meravigliose che vengono distrutte in modi così creativi da risultare un ottimo intrattenimento. Fonti vicine alla redazione ci riferiscono che negli ultimi episodi a spiccare era stata proprio l’assenza di modelli di auto di gran classe. Bè signori, posso assicurarvi che l’ottavo episodio non vi lascerà con l’amaro in bocca su questo fronte.
Il rombo dei motori potentissimi vi accompagnerà per tutti i 136 minuti di visione, ovviamente insieme al suono di esplosioni pirotecniche degne di una guerra nucleare.
L’auto nobilitata come collante fra uomini, mezzo attraverso il quale ci si guadagna il rispetto e la fiducia del prossimo, oltre a tirare fuori la vera indole delle persone. Per citare direttamente il mitico Dom Toretto: “Non conta quello che c’è sotto il cofano ma chi sta dietro al volante”
Muscoli, ignoranza, velocità e ignoranza
Ma veniamo alla vera protagonista di questa lunga serie di film. La cosa di cui tutti nella vita hanno bisogno di tanto in tanto, per staccare completamente il cervello e crogiolarsi nella totale sospensione del pensiero razionale: l’ignoranza.
Sì perché tutto in Fast & Furious 8 è la personificazione dell’ignoranza: la colonna sonora con i pezzi hip hop più in voga del momento, le espressioni truci di Vin Diesel e Michelle Rodriguez, i muscoli di The Rock, la sceneggiatura condita da freddure epiche, le armi futuristiche, le esplosioni e i cazzotti.
L’autoironia con cui tutto è orchestrato è assolutamente godibile e molto apprezzata, tanto quanto il tocco artistico e coreografico che si intravede nelle scene corali, che siano di combattimento o semplicemente che facciano da contorno alle vicende dei protagonisti. In particolare la prima sequenza del film, ambientata a Cuba, è ben curata: la bellezza dei meravigliosi scorci offerti dall’isola è accentuata dai colori dei vestiti della folla che contorna Dom e Letty, che sembra un’unica anima gioiosa, omaggio al famoso spirito delle persone del luogo (anche se ho dei dubbi riguardo all’usanza delle cubane di sfoggiare alcuni capi d’abbigliamento particolarmente succinti).
A rendere memorabile questo episodio altri due elementi: The Rock allenatore di una squadra di calcio di bambine e Charlize Theron che riesce ad essere talmente tanto divina da strappare un sospiro anche al pubblico femminile presente in sala.