La nuova puntata di Fargo, The Narrow Escape Problem, si apre a suon di musica come se stessimo per assistere al concerto di un’orchestra sinfonica pronti ad essere rapiti dai suoni evocativi degli strumenti. Una voce narrante, infatti, si accinge a raccontare una storia dove ogni personaggio sarà rappresentato da uno strumento diverso a seconda del loro suono. L’uccellino, riferito a Emmit Stussy, sarà un faluto; l’anatra sarà l’oboe, un suono che si addice alla personalità di Ray Stussy, mentre Nikki felina nei suoi movimenti e nelle sue intenzioni sarà un gatto che si muove al suono di un clarinetto. Gli archi saranno il giovane e genuino Pierino, ovvero Gloria Burgle ed infine l’imponente e inquietante suono dei corni francesi rappresenteranno il lupo cattivo alias V.M. Varga.
Ora che l’orchestra è formata e tutti sono al loro posto può iniziare il racconto della storia di Pierino, che affronta da solo il bosco pieno di insidie, perché i bambini come lui non hanno paura dei lupi.
Ray insieme a Nikki (Mary Elizabeth Winstead) cercano di far girare la fortuna dalla loro parte tramite un inganno alla banca che gli frutta dieci mila dollari prelevati dal conto di Emmit. Quest’ultimo invece deve fare i conti con il lupo affamato, ovvero V. M. Varga. Il criminale vuole diventare socio dell’azienda per avviare una serie di loschi affari sotto il nome pulito degli Stussy. Mentre la situazione lavorativa per Emmit e Ray (Ewan McGregor) si va a complicare sempre di più, Gloria Burgle (Carrie Coon) guidata dal suo istinto continua ad indagare sul caso. Le indagini e l’incontro fortuito con una poliziotta che si sta occupando dell’incidente automobilistico causato da Sy, portano la poliziotta dritta ad un unico nome: Stussy. Noi sappiamo che alla base dell’omicidio del suo patrigno c’è stato un equivoco, uno scambio di nomi, ma è interessante vedere come Gloria arriva alla verità aiutata dall’intuito ma anche dalle fortunate coincidenze.
In questa puntata spicca sicuramente David Thewlis, l’attore inglese dà il volto ad un V.M. Varga davvero singolare e ben costruito. Si percepisce una storia alle sue spalle nonostante non ce l’abbia mai raccontata, un personaggio confezionato molto bene soprattutto per l’abbondare di dettagli come i suoi disturbi alimentari, il suo modo di vestire, il suo modo di parlare, il tutto portato agli estremi dalle sue manie.
Anche questo episodio ha avuto il suo tocco d’originalità con la voce narrante che trasfigura tutti i protagonisti in strumenti musicali. Fargo, che porta la firma dei fratelli Coen e di Noah Hawley, è la prova che con piccoli accorgimenti, una spiccata sensibilità per i dettagli e dei dialoghi intelligenti che sotto ad una parvenza di superficialità nascondo un significato mirato e preciso, si può creare qualcosa di nuovo puntata dopo puntata nonostante si tratti della stessa storia.