Dopo una stagione che ha diviso critica e pubblico, American Horror Story riparte, imboccando una strada diversa, che allontana non poco la serie dai suoi classici schemi.
“The following story is inspired by true events”
Il messaggio con cui si apre il sipario su Chapter 1 spiazza, ma è inequivocabile per lo spettatore: la stagione racconterà una vicenda pretendendo che sia realmente accaduta.
Per ottenere un risultato più credibile, guardando tanto agli pseudo-documentaries, quanto alla paranormal television, Murphy e Falchuk hanno dato ad American Horror Story: Roanoke le fattezze di una docu-serie, My Roanoke Nightmare, optando addirittura per l’eliminazione della peculiare, amatissima sigla, in quanto potente richiamo della dimensione telefilmica dello show.
La storia
Protagonisti del programma fittizio – e della stagione – sono Shelby (Lily Rabe) e Matt Miller (André Holland), una coppia di coniugi che decide di trasferirsi in North Carolina, dopo essersi aggiudicata all’asta una casa coloniale immersa nella natura. I Miller sono mossi dalla voglia di riconquistare la serenità perduta a Los Angeles, dove Matt è finito all’ospedale in seguito a un’aggressione e Shelby, per lo stress, ha avuto un aborto spontaneo. Ma in American Horror Story, così come in ogni horror che si rispetti, anche i luoghi ameni si rivelano ambienti ostili, così, fin da subito, nella vecchia abitazione e nel bosco limitrofo iniziano a verificarsi strani e inquietanti fenomeni. Al posto della pace auspicata dai coniugi, ecco l’incubo.
Alle testimonianze di Shelby e Matt la docu-serie affianca le ricostruzioni degli avvenimenti, in cui ai veri Miller si sostituisce una coppia di attori (Sarah Paulson e Cuba Gooding Jr): una simulazione nella simulazione, dunque.
Cosa cambia?
Facendo My Roanoke Nightmare riferimento a fatti già accaduti, il quadro completo della situazione, al momento, può essere noto solo a chi ha vissuto sulla sua pelle la vicenda: per la prima volta, quindi, lo spettatore perde la sua posizione privilegiata, che, nelle stagioni precedenti, gli aveva sempre permesso di scoprire in anticipo, rispetto ai protagonisti dello show, segreti e informazioni più o meno rilevanti.
Sarà importante tenere sempre a mente che quelli che si vedono rappresentati sono ricordi e che, in quanto tali, possono essere stati facilmente alterati, per qualsiasi motivo, dai protagonisti; il falso può insediarsi ovunque, in una stagione in cui la regina è la finzione e lo spettatore ha il diritto-dovere di dubitare di chiunque.
Iniziando a diradare la nebbia in cui Murphy e Falchuk hanno avvolto la stagione, la premiere di Roanoke incuriosisce e spinge per il momento a proseguire la visione, dando l’impressione di poter costituire un’occasione di riscatto per i creatori dello show. Con la speranza che la qualità rimanga costante e il vero inganno non sia stato ancora svelato.