American Vandal cade sotto la scure di Netflix, che la cancella dopo la seconda stagione.
La sorprendente serie mockumentary di Netflix ha esordito con la seconda stagione a Settembre sulla piattaforma di streaming. Una fonte informata avrebbe dichiarato, per ora, che altre piattaforme avrebbero manifestato interesse nel salvare la serie.
“American Vandal“ non tornerà per una terza stagione, ha comunicato Netflix. “Siamo molto grati a team creativo, scrittori, attori e crew della serie per aver creato un prodotto così innnovativo. Siamo grati anche a pubblico e critica che hanno abbracciato un umorismo così diverso dal solito.”
American Vandal ha parodiato il genere dei documentari sui crimini, inventando un genere proprio. La prima stagione trattava della ricerca del colpevole di un atroce delitto: imbrattare con degli enormi C@##i le automobili del corpo docenti della scuola. Gli stessi studenti incaricatisi di fare luce sulla questioni hanno preso parte alle investigazioni della seconda stagione. Il delitto della seconda stagione era una serie di scherzi a tema “cacca”.
Nella serie hanno figurato Tyler Alvarez, Griffin Gluck, Jimmy Tatro, Melvin Gregg e Travis Tope. Creata da Tony Yacenda e Dan Perrault, che ne è anche produttore esecutivo, la serie è un prodotto di Netflix per i CBS Television Studios, Funny Or Die e 3 Arts.
La serie ha ricevuto gli apprezzamenti di pubblico e critica, piazzando un ottimo 97% di punteggio “Critica” su Rotten Tomatoes, mentre un 89% dai voti del Pubblico. Il voto medio si assesta sull’8,6/10.
Una delle con-cause della cancellazione è da ricercare nella volontà sempre maggiore di Netflix di spingere sui propri prodotti. La serie è infatti prodotta da uno studio terzo, che ha svolto un lavoro egregio, ma la piattaforma Streaming sta svolgendo un lungo processo di “accentramento”, lavorando sulle produzioni al 100% interne.