Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer sono volate a Roma per presentare Maleficent 2, il team di MovieSource ha partecipato per offrivi uno spaccato della conferenza. Le due attrici, interpreti rispettivamente di Malefica e Ingrith nel film, hanno regalato spunti molto interessanti per la lettura del film e di ciò che ci circonda.
“Cosa vi ha incuriosito di questi ruoli così complessi da favola?”
Angelina: la risposta è nella domanda a mio avviso. Sono ruoli complessi, che ti regalano immensa gioia nell’interpretarli. Sono donne forti, accompagnate da uomini forti, che noi amiamo e che ci supportano. Abbiamo inoltre avuto la fortuna di avere una grande diversità nel film, che ci ha dato forza. Inoltre i tre personaggi personali sono tre donne forti, ma che faticano ognuna a modo suo. Hanno tutte e tre problemi diversi. Le donne sono complesse.
Michelle: Angelina ha espresso alla perfezione il concetto. Mi dispiace che Aurora (Elle Fanning) non sia qua, ci manca tanto. Penso che Aurora si in realtà la più saggia tra noi tre, la più resiliente e quella dalla quale dobbiamo imparare di più.
“Una componente importante di questo film è il concetto di maternità in senso lato.”
Angelina: Malefica arriva ad essere madre per vie traverse, lei non credeva avrebbe mai avuto un ruolo da madre. In un certo senso mi ci rivedo. Da ragazza non credevo sarei stata una madre ed è questo, secondo mia madre, che mi ha reso una buona mamma, il fatto che mi preoccupassi della responsabilità di questo ruolo. Maleficent stessa si chiede se lei sia la persona adatta per Aurora, si mette molto in discussione.
Michelle: Ingrith si comporta da vera e propria madre del suo regno. Prende il suo ruolo molto sul serio ed ha giurato di proteggere il proprio regno a qualsiasi costo, senza scrupoli. Quando sei un regnante devi fare dei sacrifici per il bene superiore.
“Ci sono difficoltà nell’interpretare questi ruoli?”
Angelina: In realtà è davvero molto divertente. Sarete portati a pensare che io non voglia vestirmi con una gigantesca fata cattiva, ma vi assicuro è divertentissimo e liberatorio indossare corna ed ali. Ricreare temi così importanti in dei film di questo tipo è liberatorio. Noi siamo i primi a giocare e vi invitiamo a giocare con noi in questa dimensione fantastica.
Michelle: Ti avvicini al ruolo come ti avvicineresti a qualsiasi altro ruolo. È, allo stesso tempo, molto più divertente perché rompere le regole e più facile, visto che non ce ne sono. Io sono umana nel film, forse meno divertente di fare una fata, ma comunque l’essere malvagia è divertente, come lo è spaventare gli altri personaggi o minacciare Malefica. Può essere complesso con quei costumi addosso e stancante, ma comunque molto divertente.
“Un passaggio su come la famiglia, come dice Ingrith nel film, non sia composta solo dal sangue.”
Angelina: Anche io credo che la famiglia non sia solo composta da parentele dirette e mi ritengo assolutamente fortunata ad avere la famiglia che ho. Tutti i miei figli e l’onore di essere loro madre, imparo davvero molto da ognuno di loro. Michelle mi colpisce nel profondo con quella battuta perché Malefica ha fatica molto per costruire quello che ha ora. Quella discussione nel film è così riuscita anche perché siamo entrambe madri e sappiamo cosa significhi esserlo.
Michelle: È difficile rispondere nello specifico ad una domanda del genere. Io ho cercato di recitare quella battuta al massimo della mia innocenza.
“Il film contiene un forte invito all’integrazione ed all’abbattimento delle barriere. Quanto è importante questo messaggio per i giovani che si approcciano alla visione di questo film?”
Angelina: Ritengo che mai come ora sia importante un messaggio del genere. Le nuove generazioni sono connesse più di quanto noi siamo mai stati. Si può viaggiare con pochissimo da un angolo all’altro del pianeta eppure c’è questa escalation di odio, di persone che fanno carriera politica sull’odio. Tutto questo è triste e loro non potranno mai vincere definitivamente perché il mondo è un posto pieno di diversità. Sotto sotto tutti sanno che il prossimo è uguale a noi.
Michelle: Posso solo aggiungere che penso che la nuova generazione stia venendo al mondo con molta più tolleranza delle generazioni precedenti. La parte intollerante del mondo non potrebbe essere più in vista di adesso, stanno venendo a galla, però nella diversità c’è forza e tutto ruota attorno alla sopravvivenza. Abbiamo un solo pianeta per tutti e dobbiamo abitarlo pacificamente. I confini stanno sparendo e sono sempre più filosofici che fisici.
“Un altro forte messaggio è quello ambientalista. E se aveste la bacchetta magica cosa fareste?”
Michelle: Sicuramente renderei il mondo un posto più tollerante. Sicuramente l’ambiente è una tematica scottante, siamo stati avventati in passato rispetto a molte zone del pianeta. Abbiamo distrutto senza pensare alle conseguenze ed alla sopravvivenza degli abitanti di quei luoghi. Queste mancanze non sono ignoranza, ma sono manipolazioni calcolate e dettate dagli affari.
Angelina: Non stiamo qui a raccontare che l’industria sia sbagliata, rappresentata dal personaggio di Michelle. Proprio ieri passeggiavamo per Roma, ammirando tutta la nostra storia, i progressi della tecnologia umana. Poi però pensi a cosa abbiamo fatto con questo progresso. A volte si può andare troppo oltre causando danni irreversibili. Ci deve essere crescita, ma responsabile.
“Non siete dispiaciute di aver avuto poco minutaggio assieme nel film?”
Angelina: Lo avremmo amato, ci siamo divertite moltissimo nella scena a palazzo. Tuttavia è stato bello costruire i due personaggi pensando al crescendo che avrebbe portato a rincontrarci nel momento topico. Ma chissà, ma magari Michelle ci riproverà nel prossimo film.
“Le protagoniste sono tre donne forti, è un risultato della rivoluzione femminile in atto a Hollywood?”
Angelina: Non credo che questo sia un risultato di ciò. Sei anni fa Maleficent era già condotto da donne: io ed Elle Fanning. L’aspetto interessante del film è che i personaggi femminili sono forti ed indipendenti, ma i personaggi maschili sono saggi, ci apprezzano e noi impariamo da loro e viceversa.
Michelle: Si può vedere invece al contrario, il film è nel posto giusto al momento giusto. Aurora è un personaggio fortemente femminista, è un personaggio che si costruisce il suo destino ed è la più saggia tra noi.
Angelina: Avremmo potuto far imbracciare una spada anche ad Aurora e combattere nelle battaglie del film, ma lei è una donna forte senza bisogno della forza. Ha altri punti di forza, come tutte le donne: una madre a casa è una donna estremamente forte. Era importante sottolineare che la forza non è solo nella violenza.
“Si è parlato dei molti temi, volevo sapere quale di questi temi attualissimi vi ha colpito particolarmente.”
Angelina: Quando ero giovane ero molto attratta dal personaggio di Malefica. Quest’idea di differenza non deve ritornare solo alla mia vicinanza alla causa dei rifugiati. Mi piacerebbe che questo tema possa diventare di chiunque si sia mai sentito diverso e non accettato per quale che fosse il motivo. È una cosa che abbiamo provato tutti. Malefica si sente diversa, le viene detto che non è abbastanza per ricoprire un ruolo, perde sua figlia. Tutto questo mi fa davvero arrabbiare. Vedere le persone che non vedono la diversità come bellezza, ma come un difetto. Il messaggio che viene fuori dal film è che Malefica, seppur venga cacciata, riesce a tornare e viene accettata per come è, non per come la vorrebbero gli altri. Questo è un messaggio più che sufficiente.
Michelle: Ho amato il primo capitolo ed ero davvero felice di poter lavorare al fianco di Angie ed Elle. La sceneggiatura mi ha attratto da subito. Tutte le tematiche tratta mi hanno subito incuriosito nella scelta di questo ruolo. Cos’è il potere? Cos’è la forza? Non c’era un motivo per non accettare questo ruolo.
“Mi era stato detto che nei film Disney era facile riconoscere chi è buono e chi è cattivo. Pensate che questo film possa iniziare una rivoluzione in tal senso, viste le tante aree morali grigie?”
Michelle: È una delle cose che ho amato del primo film. Ci viene sempre detto di essere buoni e bravi, ma non sempre lo siamo. Abbiamo pensieri positivi e pensieri negativi. Mi piace lavorare su personaggi che rispecchiano la complessità umana.
Angelina: Spesso il personaggio cattivo è molto “seducente”, molto affascinante, facendo diventare tale i comportamenti negativi. Sotto quel velo di sicurezza e potenza celano, come lo fa anche il personaggio di Michelle, un nucleo codardo, debole. È interessante sollevare quella cortina e mettere a nudo l’animo vigliacco del cattivo.
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