Benché rimanga su tutte le liste di giochi più scaricati su smartphone, il momento al sole di Angry Birds ce lo siamo lasciato sicuramente alle spalle. Gli uccelletti incazzati della finnica Rovio con le loro fionde, uova e maiali non sono certo più sulla bocca di tutti e l’idea che nei cinema arrivi Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre è fin bizzarra da pensare, così come quando proprio il logo degli sviluppatori del gioco appare in una bella animazione prima dell’inizio della pellicola. La spiegazione? Come in molti casi è molto semplice e venale: Angry Birds (2016) è stato in grado di incassare più di 350 milioni di dollari al botteghino, risultando addirittura il terzo film più di successo basato su un videogioco dopo Warcraft e il recente Detective Pikachu. Siete pronti allora a tornare sull’isola degli uccellini e vedere se la magia può ripetersi?
Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre inizia pochissimo tempo dopo il termine delle vicende del – simpatico – predecessore, disegnando una situazione alquanto bizzarra per chi conoscesse la serie; infatti nel mondo della produzione Sony Pictures i maiali e gli Angry Birds hanno sotterrato l’ascia di guerra e vivono felici la loro vita, seppur non disdegnando di farsi qualche dispettuccio qua e là, da bravi rivali. In tutto questo Red (con la voce di Maccio Capatonda) vive come un re sulla sua isola, dopo aver passato anni da reietto. L’aver salvato i suoi amici nel primo film lo ha reso un vero e proprio eroe, idolatrato da tutti, qualcosa che aiuta davvero la sua insicurezza di fondo. La svolta arriva un giorno, con un biglietto attaccato a un palloncino verde: i maiali sono disposti a stipulare una tregua sulle marachelle reciproche per far fronte a un nuovo e misterioso nemico che si nasconde su un’isola ghiacciata, le cui mire malvagie minacciano la quiete delle due popolazioni. Sarà compito così di Red e i suoi amici, vecchi (ricorderete il giallo Chuck di Cattelan e il goffo Bomb magistralmente interpretato da Pannofino) e nuovi (c’è una ragazza nell’equazione questa volta…), alleati ai maiali, di scoprire chi sia questo cattivo e sconfiggerlo.
Facce e piume nuove
La sensazione uscendo dal cinema dopo l’ora e mezza mal contata di Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre è quella che Rovio e Sony siano riuscite di nuovo a portare al cinema un film simpatico, tuttavia perdendo il fattore novità e curiosità che tanto aveva favorito la vita al botteghino del primo (oltre al già citato declino come brand di Angry Birds). Cosa rende il film di Thurop Van Orman e John Rice ancora piacevole sono sicuramente i suoi personaggi, grazie anche a un più che buon doppiaggio italiano. Tutte le tematiche di Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre sono state già esplorate decine di volte nella storia del cinema d’animazione e non ma funzionano, grazie all’espressività dei volatili in scena e un copione che introduce sagacemente nell’equazione personaggi più moderni e intriganti, in grado di portare nuova linfa nelle alchimie del gruppo di amici originale. Stiamo parlando in particolare di Silver, l’intelligente sorella di Chuck che promette di sconvolgere del tutto gli equilibri della vita di Red.
Mentre le – prevedibili – vicende della storia si sviluppano e la discreta computer grafica di Sony mette a schermo i colori dell’isola degli uccelli, Angry Birds 2 prova ripetutamente a far ridere grandi e piccini, in maniera quasi esasperata. Abbiamo specificato grandi e piccini, perché è chiaro come questo sequel provi a differenziare le situazioni divertenti per le due categorie di utenza, con risultati altalenanti. Altalenanti perché per uno spettatore al di sopra dei 10 anni ci sono scene al limite del sopportabile, specialmente quelle riguardanti i tre pulcini colorati nati nel finale del primo film, ai quali è dedicato fin troppo tempo a schermo. Le risate per il pubblico più giovane non si sono sprecate alla proiezione, ma qui si nota la mancanza di quel tocco e quella sapienza che appartiene ai grandi (Pixar, Dreamworks giusto per fare due nomi), di realizzare storie adatte a tutti e per tutti in ogni loro parte. Angry Birds 2 è un buon film d’animazione, ma è anche piuttosto pedissequo nella sua esecuzione.
Hey, ma quella musica la conosco!
Tutto ciò si nota ancora di più quando lo script cerca di tenere intrattenuto il pubblico adulto, basando la stragrande maggioranza del suo umorismo su gag legate all’inserimento a tempo comico di musica su licenza pescata dall’immenso catalogo Sony Music. Gli esempi si sprecano: c’è un conto alla rovescia nel film? Pronti, partiamo con 30” di The Final Countdown. I nostri eroi devono superare delle guardie? Perché non sfidarsi in una gara di ballo al ritmo di musica anni ’80. Flashback anni ’90? Come non scomodare la sigla di Dawson’s Creek!
Non si tratta di un problema di per sé, siccome alcune delle migliori gag di Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre sono proprio legate a questi momenti musicali, ma nella seconda metà del film sono soluzioni usate fino allo sfinimento, portando il cinefilo in sala a chiedersi se non ci fossero dei modi più intelligenti di intrattenere il pubblico rispetto a una playlist dei più grandi successi della musica pop.
In generale, seppur con uno svolgimento piacevole, Angry Birds 2 ha un non so che di già visto, per un film che ormai si è distaccato in maniera praticamente completa dalla sua fonte videoludica originale. Ciò da una parte ha permesso di sviluppare un gruppo di personaggi inediti che fungono da vera spina dorsale della pellicola, d’altro canto però si è persa un pelo dell’originalità del realizzare un film d’animazione basato su un videogioco tanto amato, avvicinando questo sequel a tanti, troppi altri “cartoni animati” che ogni anno affollano le nostre sale.