Il sipario della 68ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, meglio noto come Berlinale, si è aperto ieri su un grandissimo film d’animazione firmato Wes Anderson: Island of dogs.
È la quarta volta che Wes Anderson calca la scena del Festival: nel 2002 lo fece con l’intramontabile The royal Tenenbaums, nel 2005 con Le avventure acquatiche di Steve Zissou e nel 2014 con Gran Budapest Hotel, che – ricordiamo – gli valse niente meno che l’ambitissimo Orso d’argento, gran premio della Giuria.
Island of dogs, secondo stop-motion realizzato da Wes Anderson dopo Fantastic Mr Fox (2009), si presenta come un devoto omaggio al cinema d’animazione giapponese. Ispirato ai silenzi di Miyazaki e all’epicità di Kurosawa, Island of dogs tratta la storia di un ragazzino, il dodicenne Atari Kobayashi, pronto a tutto pur di ritrovare il proprio amatissimo cane Spots, inviato in quarantena, insieme ad altri cani, sull’Isola dell’Immondizia.
In un futuro distopico (la città di Megasaki nel 2037) dove il governo è corrotto, la popolazione minacciata da un’epidemia di febbre canina e l’Isola dei Rifiuti fin troppo simile alla Terra di Wall∙e, Atari finirà per vivere la propria odissea circondato da un ricco gruppo di amici a quattro zampe.
A loro prestano la voce alcune delle più importanti star di Hollywood, nonchè fidati collaboratori di Wes Anderson: Edward Norton, Bill Murray, Greta Gerwig, Scarlett Johansson F. Murray Abraham, Tilda Swinton, Fischer Stevens e molti altri, tra cui Yoko Ono!
Dal 17 maggio 2018 il film sarà disponibile anche nelle sale cinematografiche italiane.