Vi presentiamo oggi il nuovo poster internazionale di Bohemian Rhapsody (mentre qui trovate il trailer), il film nuovo film di Bryan Singer incentrato su Freddie Mercury e i Queen. Eccolo:
Bohemian Rhapsody, scritto da Justin Haythe e diretto da Bryan Singer, uscirà nelle sale italiane il 29 novembre. La pellicola segue i primi quindici anni del celebre gruppo rock dei Queen, dalla nascita della formazione nel 1970 fino al concerto Live Aid del 1985. Nel cast Rami Malek (Freddie Mercury), Joe Mazzello (Joe Deacon), Ben Hardy (Roger Taylor) e Gwilym Lee (Brian May).
Bohemian Rhapsody, una produzione complessa
La produzione del film non è stata facile. Nel 2013 l’attore Sacha Baron Cohen che doveva interpretare il protagonista Freddy Mercury ha abbandonato il progetto per divergenze artistiche coi membri della band. Cohen ha successivamente rilasciato queste dichiarazioni:
I problemi sono sorti per il fatto che volevo entrare nei dettagli della vita di Mercury, compresa quella sessuale. Ci sono storie sconvolgenti su Freddie Mercury, era una persona selvaggia e aveva uno stile di vita estremo, dissoluto… Lo sai, ci sono storie di… come chiamarli? Persone di statura minuta con un piatto cosparso di cocaina che andavano su e giù durante i suoi party. E lo capisco, loro sono una band e vogliono difendere l’eredità della band, lo comprendo benissimo. Un membro della band, mi disse che sarà proprio un gran bel film, perché a metà succede qualcosa di sorprendente, muore Freddie. Così lo paragono a Pulp Fiction, dove il finale è a metà, l’intermezzo è alla fine, è un film spericolato, interessante. Poi mi viene detto che sarà un film normale. Così gli domando cosa succede nella seconda parte del film e mi dicono che si vede come la band va avanti facendosi forza, senza Freddie. Gli dissi che nessuno andrà mai a vedere un film dove il personaggio principale muore per AIDS e la band va avanti!
Ma Bohemian Rhapsody non ha superato solo questa difficoltà. A due settimane dalla fine delle riprese è stato infatti licenziato il regista Bryan Singer, che è però rimasto formalmente accreditato per la regia della pellicola.