Paul Cézanne (Aix-en-Provence, 19 gennaio 1839 – 22 ottobre 1906), è considerato uno dei padri della pittura moderna. Per questo motivo si è deciso di dedicargli un’esposizione itinerante che è stata allestita prima al Musée d’Orsay di Parigi nel 2017, poi alla National Gallery di Londra e infine in quella di Washington, dove ha sede ad oggi. Si tratta di una mostra diversa dal solito, che racconta la vita e l’operato dell’artista attraverso i ritratti da lui realizzati. Le nature morte e i paesaggi rappresentati dal pittore, di solito i soggetti di maggior interesse accademico, svolgono in questa esibizione solo un ruolo marginale.
Il documentario intitolato Cézanne – Ritratti di una vita offre allo spettatore un excursus sulla produzione del Maestro non solo tramite le meravigliose immagini rappresentate nei suoi quadri, ma anche ripercorrendo i luoghi che hanno segnato tappe importanti della sua esistenza e attraverso le testimonianze dei curatori dell’esibizione più quella, straordinaria, del suo pronipote Philippe Cézanne. Egli accompagna lo spettatore a visitare la casa d’infanzia del pittore e gli offre addirittura dei piccoli aneddoti di vita quotidiana. È noto a tutti che Cézanne abbia inventato il metodo per rendere la prospettiva in maniera tridimensionale attraverso la stratificazione di pennellate di colore sulla tela, ma sapevate che l’adoperare questa tecnica rendeva l’artista molto nervoso durante l’esecuzione dell’ opera, al punto che temeva di poter deturpare l’intero quadro in una sola mossa?
Nonostante lo stile di Paul Cézanne sia caratterizzato da pennellate copiose e istintive, il fine ultimo dell’artista era quello di rappresentare nulla più della realtà che lo circondava, senza lasciare spazio all’introspezione ma soltanto riproducendo in maniera oggettiva i dettagli del soggetto prescelto sulla tela. È per questo che uno dei suoi maggiori ispiratori era Gustave Courbet, massimo esponente del Realismo. Cézanne era solito recarsi al Louvre per osservare le sue opere e poi tentare di riprodurle, spiega Laurence des Cars, direttrice del Musée d’Orsay.
Disprezzato dai suoi contemporanei (Manet e il circolo degli impressionisti) poiché considerato un “campagnolo”, Cézanne stringe un rapporto di amicizia saldo e duraturo con il collega Camille Pissarro e con lo scrittore Émile Zola, anch’egli originario della Provenza e del quale realizzerà anche un ritratto. Durante il corso della sua vita Paul Cézanne dipingerà un numero davvero cospicuo di ritratti: a partire dagli autoritratti, passando per i più di 20 quadri raffiguranti la moglie Hortense, sua unica modella, fino ad arrivare al “Ragazzo con il gilet rosso“, dipinto che grazie ai suoi piani geometrici getta le basi per i susseguenti movimenti del Cubismo e del Futurismo. Il suo innegabile genio verrà finalmente riconosciuto da alcuni dei suoi successori, come Matisse e Picasso, che lo considereranno come “il loro vero padre artistico”.
La magnificenza e l’espressività delle opere di Cézanne da sola è sufficiente a creare una fotografia vivace ed accattivante, che non necessita di particolari esercizi di stile da parte del regista, il quale si limita ad aggiungere in sottofondo musiche che riprendano il mood del quadro su cui ci si focalizza, mostrato a tutto schermo. Gli interventi degli esperti sono necessari per contestualizzare i vari periodi della vita del pittore e per fornire allo spettatore una retrospettiva iperdettagliata di essa come del suo lavoro. Interessante dal punto di vista formale la scelta di intervallare alle opere la lettura di brani delle corrispondenze di Cézanne con i suoi amici intellettuali, tra cui i sopracitati Pissarro e Zola e l’ingegnere Joseph Huot. Questo documentario, il secondo girato per il progetto La grande arte al cinema, si rivela essere un prodotto davvero molto valido, realizzato con meticolosa cura da appassionati al fine di appassionare chiunque decida di guardarlo.
Prodotto da Sky e Magnitudo Film e distribuito da Nexo Digital, Cezanne – Ritratti di una vita sarà proiettato nelle sale italiane solo l’8 e il 9 maggio.