Edoardo Leo torna sul grande schermo nel doppio ruolo di regista e attore, che già lo aveva visto vincente con Noi e la Giulia.
Che vuoi che sia è una commedia italiana intelligente, divertente e allo stesso tempo delicata, che nonostante affronti temi a tutti molto noti non scade mai nel banale, che fa ridere e riflettere mantenendo sempre il giusto equilibrio.
Claudio e Anna sono una tipica coppia media italiana, lui in cerca di lavoro lei insegnante, che si barcamena tra i problemi (finanziari e non) quotidiani, ma che può vantare un bel rapporto solido e complice. La loro vita viene sconvolta dopo che, da ubriaco, Claudio posta un video in cui afferma che per ventimila euro lui e Anna avrebbero girato un filmino porno. Quella che doveva essere una provocazione per il popolo della rete, uno scherzo, si trasforma in un fatto concreto quando le offerte per il video della coppia iniziano ad arrivare e anche a superare il tetto richiesto.
Da qui l’interrogativo che ha guidato il regista/attore nella scrittura del suo film e che rappresenta il perno a cui ruota attorno tutta la trama: quanto costa la nostra intimità?
https://youtu.be/qp8qrJy3KTk
L’amore ai tempi dei social
Nonostante il tema sia stato sviscerato in moltissimi modi, sembriamo non stancarci mai di affrontare lo spinoso argomento dei rapporti di coppia in questa era della condivisione smodata dei fatti propri.
Leo decide di analizzare l’argomento proponendo una situazione paradossale in cui però lo spettatore non solo si immedesima senza troppa difficoltà ma si diverte anche a farlo. La commedia infatti “resta la scelta migliore per mettere in scena un tema così feroce e sentito” secondo il regista e noi non possiamo che essere d’accordo quando ci ritroviamo davanti a un prodotto così ben fatto.
Molto interessante la scelta di “personificare” l’Internet in un’azienda web che giocherà un ruolo fondamentale nella vicenda di Claudio e Anna, la cui sede è in cima a uno dei grattacieli di piazza Gae Aulenti a Milano, un’open space con pareti di vetro completamente vuoto, in cui i dipendenti e il capo (giovanissimi e misteriosi) si siedono sul pavimento per discutere, che sovrasta tutta la città.
Il dilemma di Anna e Claudio è sia personale che morale, ed è sostenuto da una serie di brillanti co protagonisti che sostengono o condannano l’idea di vendere (o svendere) la propria intimità per una cospicua somma d denaro, capace però di cambiare la vita. Su tutti spicca un Rocco Papaleo eccezionalmente in forma, nel ruolo dello zio cinico e deluso dall’esistenza tutta, le cui scene sono quelle che strappano le risate più sonore dal pubblico. Con piacere i fan di Aldo Giovanni e Giacomo vedranno tornare sullo schermo Marina Massironi che nonostante non abbia un grosso ruolo si difende bene.
Non è la solita commedia italiana
Quando mi appresto a vedere una commedia italiana ho sempre paura di trovarmi davanti a un prodotto, diciamo, non molto interessante. Questo film invece mi ha piacevolmente sorpresa.
Che vuoi che sia è una commedia assolutamente godibile, in cui tutti gli elementi sono armonici e in cui tutto funziona esattamente come dovrebbe.
Il cast è eccellente, la sceneggiatura tocca dei picchi notevoli con battute brillanti ma che danno il senso del quotidiano, quindi mai forzate o banali. Anche l’ambientazione fa la sua parte; dai grattacieli ai navigli, dalla metro ai tram, quale città migliore di Milano per fare da una cornice a una storia tutta italiana, di amore ma anche di opportunità e di scelte.