L’arrivo di Disney+ ormai da qualche anno ha permesso alla casa di Burbank di scatenarsi fino in fondo, staccandosi da quella dicotomia film – TV che l’ha contraddistinta per anni, usualmente diretta alla utile – ma sempre limitata come impatto – risorsa dei suoi canali satellitari dedicati. Un caso di un film dal medio cabotaggio che non sarebbe certo potuto esistere prima dello streaming è quello del recente (e terribile) L’Era Glaciale – Le avventure di Buck oppure di questo invece simpaticissimo Cip e Ciop: Agenti Speciali, il ritorno della coppia di scoiattoli più amata.
Agenti Speciali non è però il reboot che vi potreste aspettare, dopo 30 anni dalla fine dell’omonima serie animata di inizi anni ’90, nossignori. Cip e Ciop: Agenti Speciali è un film smaccatamente dedicato ai millennials e nostalgiconi (come chi vi scrive, ndr), nel quale Disney esplora le origini dell’amicizia tra i due roditori e la loro vita prima, durante e dopo aver registrato lo show, quasi come se fossero veri attori caduti in disgrazia. Perché nel mondo della pellicola diretta da Akiva Schaffer (Vicini del terzo tipo, Vite da popstar), i personaggi dei cartoni animati vivono insieme a noi, quasi come se ci trovassimo in un Chi ha Incastrato Roger Rabbit moderno.
Roditori depressi
Siamo nel 1982, in una scuola come tante altre degli Stati Uniti, se non che tra i suoi studenti convivono bambini “normali” e giraffe giganti o api antropomorfe. Il piccolo Ciop e il piccolo Cip, dapprima timidi e solitari, creano un duo che li porterà a girare Cip e Ciop: Agenti Speciali, proprio la serie che li ha resi famosi. La fama però, si sa, è una creatura imprevedibile che finirà per allontanare i due sia dalle scene che dalla loro amicizia. Cip finisce per lavorare a una compagnia di assicurazioni e ha come migliore amico il proprio cane, Ciop non riesce ad abbandonare la fama ma vivacchia tra comparsate e autografi. Onestamente non pensavamo che questo ritorno dei due potesse quasi assomigliare a un Bojack Horseman made in Disney, dove le tematiche sono certo più leggere ma condividono un triste tono di fondo.
Da queste premesse si sviluppa una storia dalle tinte poliziesche sorprendente e divertente, inaspettatamente profonda, che si perde un po’ nel suo terzo atto, in una risoluzione prevedibile. Tuttavia, la vera spina dorsale del film non è la sua trama, seppur piacevole, bensì il suo ricchissimo e geniale mondo.
Altro che il Multiverso della Follia
Cip e Ciop: Agenti Speciali è infatti realizzato con una tecnica mista di animazione e live action, con parecchi diversi stili di animazione stessa. Passiamo dal classico pastello di Flanders della Sirenetta alla CG di Baloo dell’ultima riedizione del Libro della Giungla nella stessa scena, con un lavoro moderno e intrigante da parte degli animatori. Questo ha permesso a Disney di inserire nei suoi 100’ mal contati una serie INFINITA di citazioni, particolari, easter eggs e sorprese, che vanno non solo a pescare dall’altrettanto infinito catalogo di personaggi e situazioni della casa madre, ma anche e sorprendentemente da altri angoli della cultura pop.
Per un appassionato, metà del divertimento sarà nello stanare qualsiasi cameo in ogni angolo dello schermo. Sappiamo che ultimamente il concetto di metaverso e di commistione tra IP (forse dall’esordio del bellissimo Ready Player One) è assolutamente di moda e può avere stancato molti, ma in Agenti Speciali dobbiamo dire che risulta davvero strumentale alla storia e non è inserito solo per citazionismo o ragioni di marketing, come in un Space Jam: A New Legacy per fare un nome. Cip e Ciop in questa loro nuova avventura sono decisamente meta, parodistici e non hanno paura di prendere in giro Hollywood in tutte le sue forme.
Nel film troviamo poi al doppiaggio originale dei due protagonisti John Mulaney (Andrew di Big Mouth) e l’Andy Samberg di Brooklyn 99, in aggiunta a nomi altisonanti a completare il cast come J.K. Simmons, Seth Rogen e Will Arnett. Nella versione italiana – che non abbiamo potuto ancora vedere – spiccano Raoul Bova e Giampaolo Morelli.
Cip e Ciop: Agenti Speciali è un film consigliatissimo per chi non ha mai scordato i cartoni di una volta, agli appassionati di pop culture e in generale a chi volesse una serata leggera davanti alla TV. Il suo concept è discretamente originale e seppure sia sviluppato in una direzione non proprio altrettanto innovativa, funziona e intrattiene e fa sorridere. E spesso alla Disney chiediamo proprio questo, di portare un paio d’ore di allegria e spensieratezza nelle nostre vite, quelle che troverete grazie a questi due roditori anche nel 2022.