Si è appena conclusa la terza stagione di Stranger Things, e nello sgomento generale dei fan arrivano i primi commenti a caldo dalla produzione. Dopo le spiegazioni dei fratelli Duffer, tocca a David Harbour, nuovo Hellboy, prossimamente in Black Widow, a dire la sua sulle teorie avanzate dai fan.
Allarme spoiler: vi invitiamo a sospendere la lettura se non avete terminato la visione di Stranger Things 3.
Dopo lo scioccante epilogo della Battaglia dello Starcourt, abbiamo visto- o sarebbe meglio dire che non abbiamo visto- sparire lo sceriffo Hopper nell’esplosione della macchina per aprire la porta del Sottosopra, innescata da Joyce (Winona Ryder). Ai fan meno rassegnati al triste finale, che sono rimasti con gli occhi incollati allo schermo nella speranza di ricevere indizi dopo i titoli di coda, ovviamente non è sfuggita l’ambigua scena post credits, in cui delle guardie carcerarie in una sperduta località russa fanno riferimento a un prigioniero americano. Le speranze si sono ovviamente concentrate sul rude ma tenero capo della polizia e padre adottivo di Undici (Millie Bobby Brown).
David Harbour ha così commentato la teoria che vuole il suo personaggio vivo e in balia del nemico sovietico: “Sarò onesto: non ne ho idea!Davvero, non lo so! Voglio dire, ovviamente lo spero anche io. Però sapete, quella macchina è esplosa e ha fatto saltare in aria tutto e Hopper sembrava intrappolato lì dentro. Mi sono girato un po’ intorno, ma sembrava proprio non esserci via d’uscita. E poi il macchinario è esploso. Poi c’è il cut alla fine e si passa dove? In una località che inizia con la K da qualche parte in Russia? Lì a quanto pare c’è un americano imprigionato e onestamente è molto strano. Non so come sia possibile, però, che si tratti di Hop. Comunque direi che bisogna aspettare e restare appesi a questa sottile speranza, senza mai lasciarla andare… anche se poi sapete, alla fine Barb è davvero morta.”