Se pensate di trovarvi di fronte alla solita storia lineare e pulita, vi state sbagliando. In Dirk Gently’s Holistic Detective Agency non c’è niente di tutto ciò. Le poche certezze che si avevano sulla realtà che stiamo vivendo, svaniscono nel giro di pochi istanti e ci si ritrova come in un’altra dimensione, in un luogo assurdo e surreale che ha tutta l’aria di essere fuori dal mondo, almeno quello a cui siamo abituati.
«Sono un detective olistico»
Tutto inizia con una misteriosa telefonata fatta da un certo Patrick Spring a qualcuno, che ancora non conosciamo. Subito la scena si sposta nella camera di un albergo dove sono stati commessi degli inquietanti e altrettanto inspiegabili pluriomicidi. Tre uomini sono stati brutalmente massacrati, nella suite c’è sangue dappertutto e strane bruciature sulla struttura. Il mobilio danneggiato sembra essere stato letteralmente preso a morsi da un animale di grandi dimensioni. L’unico essere che sembra scampato a questo raccapricciante destino, è un micetto nero che sbuca fuori dal bagno della camera e viene subito preso da qualcuno, di cui scorgiamo solamente il braccio.
Todd Brotzman (Elijah Wood) è un giovane ragazzo dalla vita un po’ incasinata e molto piatta. Lavora in un albergo come facchino ed economicamente non se la passa bene. Il giorno dopo il duplice omicidio viene svegliato dalle urla del suo padrone di casa, Dorian (Ty Olsson), che vuole da lui l’affitto del mese. In questa scena iniziale, assistiamo al primo di una lunga serie di discorsi nonsense presenti nella puntata. In questo caso, il ragazzo sostiene di aver già pagato l’uomo il giorno prima e che forse lo ha dimenticato. Dorian, però, continua ad attaccarlo dicendogli che non può sapere cosa sia successo ieri perché “non è uno storico”. Insomma, per il povero Todd inizia una giornata dura.
Si prepara per andare a lavoro mentre vede il notiziario (pare che una ragazza di nome Lydia Spring sia scomparsa), prende il solito autobus e dal finestrino vede un cane da solo camminare velocemente sul marciapiede. Arrivato in albergo, il suo capo gli dice di controllare un paio di stanze, tra cui la suite dove si è consumato il delitto ancora non scoperto. Todd esegue gli ordini, consola la signora di una delle camere e poi sale con l’ascensore nella seconda, ma questo si ferma al 18° piano, dove assiste a un evento surreale: due uomini che discutono di una macchina del tempo, uno dei due è nascosto ma l’altro è ben visibile ed è lo stesso Todd. Il ragazzo resta ovviamente turbato da quello che ha visto, ma prosegue il suo giro arrivando nella suite e rendendosi conto di cosa sia successo lì dentro.
La polizia arriva immediatamente sulla scena del crimine, due poliziotti della divisione Persone Scomparse esaminano la camera con la certezza che questo caso sia collegato al loro, ossia alla scomparsa di Lydia Spring. Gli agenti Estevez (Neil Brown Jr) e Zimmerfield (Richard Schiff) sospettano immediatamente di Todd poiché tutto sembra condurre a lui: la misteriosa perdita del passepartout, la scoperta dei corpi, i video della sorveglianza danneggiati (si riesce vedere solo una figura, probabilmente di un giovane, con indosso una maschera da gorilla che entra nella suite). Il suo capo lo licenzia in tronco a causa del suo coinvolgimento nella losca faccenda e assistiamo ad un altro dialogo nonsense.
La vita di Todd è andata completamente a rotoli nel giro di una giornata. Ma non è finita qui. Infatti, rientrando a casa, si ritrova uno strano personaggio entrato dalla finestra che si presenta come Dirk Gently (Samuel Barnett), un “detective olistico”. Secondo il suo punto di vista, ogni avvenimento che accade e che a prima vista appare bizzarro e scollegato da tutto il resto, in realtà è fortemente connesso con altri.
Da qui in poi scopriamo altri personaggi come la sorella di Todd Amanda (Hannah Marks), affetta da una terribile malattia genetica, la pararibulite; un’assassina olistica e i cosiddetti “Tre Vandali”, che in realtà sono quattro uomini che danno la caccia a Dirk e altri due loschi individui con strani tatuaggi che cercano il micetto nero. La lista potrebbe continuare. L’episodio termina con l’estrazione dei numeri della lotteria e la vittoria di Todd. La sua vita sta per cambiare completamente.
Nonsense apparente
Il primo episodio è partito bene. Nonostante sul fuoco sia stata messa tanta carne, grazie all’entrata in scena di diversi personaggi e avvenimenti, non si ha l’impressione che sia tutto studiato per suscitare interesse nello spettatore, anzi sembra proprio che sia la storia stessa a creare le varie situazioni, perché ogni cosa è connessa in qualche modo.
La serie, basata sull’omonimo romanzo fantascientifico e umoristico di Douglas Adams, è stata prodotta dalla BBC America e da Netflix, e al momento in cantiere sono pronti otto episodi, con la sola uscita statunitense per adesso (la data di rilascio per la distribuzione fuori dagli USA dovrebbe essere l’11 dicembre).
Dirk Gently’s Holistic Detective Agency è una serie tv particolare, dove qualsiasi cosa vediamo ha un significato preciso. Ogni elemento è veramente collegato a qualcos’altro: un anello di una catena più grande. Il ben che minimo dettaglio, qui, è di estrema rilevanza, come il gatto nero o la strana telefona di Patrick Spring. Anche l’assurdità di alcuni dialoghi e situazioni contribuisce a creare, oltre a momenti comici, questa atmosfera di apparente nonsense, perché quel che è successo è successo e se non è successo, allora non doveva succedere, ma non è detto che sia così.