L’attesa alle stelle per il nuovo cinecomic del Marvel Cinematic Universe, il ventiseiesimo per l’esattezza, è più che giustificata. Una regista fresca di premio Oscar come Chloé Zhao, un budget (200 milioni di presidenti morti stampati su carta) secondo solo ai film corali degli Avengers, un cast stellare e l’introduzione di tanti nuovi personaggi, gli Eterni, che si inseriscono nel MCU dopo gli avvenimenti della saga dell’Infinito. Ma, come spesso accade, più alto è il piedistallo sul quale ci si erge, più ci si fa male quando si cade, e il rumore della caduta di Eternals è veramente assordante.
Di spiegazioni eccessive e altri problemi
Gli Eterni sono una razza aliena immortale creata dai Celestiali che hanno segretamente vissuto sulla Terra per oltre 7000 anni e, dopo una tragedia inaspettata, si riuniscono per proteggere l’umanità dalle loro controparti malvagie, i Devianti. Una trama che potrebbe sembrare semplice e lineare, ma se si vuole inserire un eroe (o, come in questo caso, un gruppo di eroi) all’interno di una serializzazione cinematografica composta da venticinque film che dura da tredici anni, e per di più lo si vuol fare rendendo tali eroi pre-esistenti a tutta la storia raccontata sino ad ora, il compito è tutt’altro che banale. Questa volta i Marvel Studios non ce l’hanno fatta, nemmeno coinvolgendo Chloé Zhao alla regia e alla sceneggiatura. Affidare film su commissione a cineasti in ascesa dalla scena indipendente o dal cinema d’autore non è certo qualcosa di nuovo in casa Marvel (Taika Waititi, James Gunn, Sam Raimi), ma la presenza della regista premio Oscar sottintendeva sulla carta un cambio di toni rispetto ai vari Avengers, dove l’epica c’era, ma sempre filtrata da una significativa dose di caciara.
Nonostante la messa in scena, la fotografia e la colonna sonora sono nel complesso sontuose, non incidono sulla fruibilità e scorrevolezza del film, in quanto la pellicola è intervallata costantemente da flashback che spezzano il ritmo della narrazione senza riuscire a spiegare gli avvenimenti. Perché gli Eterni non hanno fermato le guerre del passato? Perché non sono intervenuti contro Thanos? Le risposte vengono date tra un flashback e l’altro, ma ci sono talmente tanti elementi che non tornano che, l’impressione di chi scrive, è di una continua ricerca di giustificazione tra uno spiegone e un altro. Il Cinema è, fra le tante definizioni, sospensione dell’incredulità, ma in Eternals si spinge oltremodo sul pedale dell’acceleratore.
Di film corali e di supereroi
Solitamente, la forza dei film corali è l’interazione fra i personaggi. Nonostante il variegato e stellare cast (Angelina Jolie, Richard Madden, Gemma Chan, Kit Harrington, Salma Hayek e tanti altri) il gruppo di protagonisti non raggiunge mai l’alchimia desiderata e i personaggi risultano semplicemente abbozzati e mai interessanti. L’unica eccezione è rappresentata da Thena, interpretata dalla splendida Angelina Jolie. Un personaggio misterioso e sfaccettato, l’unico di cui si desidera un approfondimento a fine visione.
Un altro grande tasto dolente è rappresentato dal villain, per il semplice motivo che… Non c’è! La riuscita di un cinecomic è spesso determinata dallo spessore dell’antagonista o, in casi estremi, salvata dalla presenza scenica dei suoi protagonisti. Purtroppo in Eternals manca tutto ciò.
Di Eternals e del Marvel Cinematic Universe
I film del MCU si dividono sostanzialmente in tre categorie. Ce ne sono pochi, pochissimi, che si reggono sulle proprie gambe e che possono esser visti e compresi anche senza aver visto tutte le pellicole precedenti. Poi ci sono altri film, che presi singolarmente scricchiolano ma se inseriti nella grande serie cinematografica trovano il loro posto e la loro funzione. Eternals staziona nel terzo raggruppamento, quello dei film che non funzionano né come film presi singolarmente né come parte dell’universo cinematografico. Che questa quarta fase sia per distacco la più complicata per il Marvel Cinematic Universe è lampante. Dopo che la grande saga dell’Infinito ha trovato il suo apice e la sua chiusura in Avengers: Endgame, gli Studios hanno dovuto pianificare la fase della ripartenza, dei cambiamenti e di una nuova stagione di storie che devono proseguire, mantenendo sempre attivo l’interesse da parte del pubblico. Dopo tre film e altrettante serie tv, però, la strada intrapresa non sembra quella giusta.
Più che un film, Eternals sembra più un prodotto uscito dalla grande fabbrica (i Marvel Studios) in quanto capace di aver superato vari test e check list da parte degli uomini Marvel. Personaggi di ogni etnia, cultura e tipologia umana? Check. Personaggi omosessuali? Check. Scena di sesso? Check (alleluja!). La fiera del politically correct è servita: prodotto approvato e marchiato con una grande M rossa!