Il miglio verde (Frank Darabont, 1999)
Siamo giunti a un’altra delle migliori trasposizioni in assoluto delle opere del Re, ovvero Il miglio verde, basato sull’omonimo romanzo del Re e interpretato dal due volte premio Oscar Tom Hanks e dall’indimenticabile gigante buono Michael Clarke Duncan. Dopo il già citato Le ali della libertà, è ancora il regista Frank Darabont a mettere in scena una storia ambientata prevalentemente all’interno di un carcere, basata sulle abilità guaritrici del gigante di colore John Coffey, in attesa di percorrere il cosiddetto miglio verde, quello che separa i condannati a morte dalla sedia elettrica, in quanto giudicato responsabile di aver stuprato e ucciso le due gemelline Cora e Kate Detterick.
Il cineasta opera una mimesi pressoché totale, ma quantomai riuscita, con il romanzo kinghiano, caratterizzando al meglio i protagonisti e donando la giusta enfasi ai momenti più dolorosi e commoventi. Anche per i cinefili più navigati, è davvero difficile trattenere le lacrime in questa struggente storia di lotta fra la purezza e la dolcezza più assolute contro il male e le ingiustizie che affliggono inesorabilmente il mondo e la società-