Cujo (Lewis Teague, 1983)
In quello stesso 1983 che con lo struggente Antarctica celebra sul grande schermo tutta la magia e l’amore dell’universo canino, Lewis Teague porta su pellicola uno dei più inquietanti mostri partoriti dalla mente di Stephen King, ovvero Cujo, un gigantesco cane di San Bernardo posseduto dalla rabbia e decisamente minaccioso verso i propri padroni, ben lontano dal suo simile protagonista un decennio più tardi della commedia per famiglie Beethoven. Il film a tratti paga una staticità d’azione molto più difficile da gestire su pellicola rispetto alla carta, ma riesce a mantenere la tensione sempre alta, centrando inoltre qualche scena decisamente terrorizzante. Peccato per un finale eccessivamente consolatorio rispetto a quello partorito da King, che non rende giustizia a una storia più unica che rara nel suo ribaltamento dei cliché sul migliore amico dell’uomo, diventato in questo caso il suo nemico numero uno.