A due anni dal successo planetario di La La Land andrà nuovamente al trentatreenne Damien Chazelle l’onore di aprire la prossima mostra del cinema di Venezia. First Man, che in Italia si intitolerà Il Primo Uomo racconta dello sbarco più famoso della storia attraverso gli occhi dell’uomo che lo ha vissuto: l’astronauta Neil Armstrong, interpretato da Ryan Gosling.
Che Chazelle stesse lavorando al progetto è noto dall’inizio del 2017, così come la partecipazione di Ryan Gosling, da subito fatto salire a bordo (i giochi di parole in questo contesto si sprecano). Il trailer è uscito l’otto giugno scorso e ha sollevato da subito una grande curiosità (chi ancora non avesse visto il trailer e le prime notizie sul film può recuperarli qui), e l’annuncio di questa seconda apertura a Venezia in tre anni ha confermato il ruolo di primo piano di Chazelle nel panorama cinematografico attuale. La curiosità intorno al film, insomma, continua ad aumentare vertiginosamente.
In un’intervista Chazelle ha spiegato come questa storia si distacchi dal biopic classico, e si focalizzi piuttosto sulla missione spaziale, ricordata come eroica oggi e considerata folle prima di realizzarsi. Si tratta del primo film di Chazelle non incentrato sulla musica, dopo Whiplash, esordio che ha mostrato il lato competitivo e bestiale dell’ambiente musicale accademico (Chazelle stesso provò per un periodo a farne parte, ma scoprì presto di non avere il necessario per essere il prossimo Charlie Parker), e La La Land, il film che ha rinnovato e attualizzato il musical e che non ha bisogno di presentazioni.
Venezia conta fra i film di apertura degli ultimi anni alcuni grandi successi diretti da importanti autori: Birdman di Iñárritu, Gravity di Cuarón e Il Cigno Nero di Aronofsky, per citare alcuni dei più celebri.
Insomma, l’attenzione e l’attesa intorno a First Man non accennano a diminuire. Non resta che fare il conto alla rovescia fino al 31 Ottobre.