Era il 2013 quando Frozen – Il regno di ghiaccio, uscì nelle sale di tutto il mondo. Un successo annunciato che si rivelò molto al di sopra di qualunque aspettativa. Film d’animazione con maggiore incasso nella storia del cinema, vincitore di due Oscar e franchising durissimo a morire (i gadget dei personaggi sono ancora ovunque). L’impatto culturale del film è noto, e spettatori di ogni età sono affezionati alle sorelle Elsa e Anna. Con Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, Jennifer Lee e Chris Buck raccolgono la sfida del sequel, fino a qualche anno fa difficile da vincere in casa Disney. Ma le esperienze degli ultimi anni (complici spin off e live action) e la contaminazione con la Pixar, da sempre ambiziosa e all’avanguadia anche in fatto di sequel, hanno fatto ben sperare in un sequel che non tradisse il primo amatissimo capitolo.
Tornano a dare vita ai protagonisti le voci di Idina Menzel (Serena Autieri in Italia), Kristen Bell (Serena Rossi), Josh Gad (Enrico Brignano) e Jonathan Groff (Paolo De Santis).
Il richiamo della foresta
“Non vado in cerca di guai. Di solito sono i guai che trovano me.” Questa frase di Harry Potter si applica bene ad Elsa all’inizio del film. Regina beneamata, sta imparando a usare i suoi poteri e vive nella sua reggia, le cui porte sono spalancate ormai da sei anni, in compagnia di Anna, Kristoff, Swen e Olaf. Tutto sembra andare per il meglio, ma la regina è tormentata da una voce che solo lei riesce a udire. Ignorarla e continuare con la propria vita o assecondare la curiosità e cercare di capire da dove provengono?
Ovviamente la seconda, sennò il film non inizia. Per quanto sia molto divertente vedere i protagonisti all’inizio che giocano ai mimi tutti insieme. Senza volerlo, Elsa risveglia qualcosa che sconvolge Arendelle e obbliga i cittadini a evacuarla. Dopo essersi consultata con Gran Papà, il re dei Troll, Elsa scopre che per riportare tutto alla normalità, è necessario che lei vada lontano, in una foresta incantata di cui il padre aveva raccontato a lei ed Anna quando erano bambine. Anna e gli altri si avviano con lei.
Radici e futuro
Elsa e Anna si dovranno confrontare con una realtà completamente diversa da tutto ciò che hanno conosciuto, ed Elsa scoprirà un mondo in cui la sua magia non la rende così diversa. Le due sorelle affronteranno le loro paure e delle rivelazioni inaspettate. Se nel primo film la lezione da imparare era avere fiducia in chi ci vuole bene, in questo caso è cavarsela da soli sapendo che chi ci ama non ci abbandona mai. A doverlo capire sarà soprattutto Anna, che si troverà a superare da sola numerose prove, diventando di fatto la vera protagonista di Frozen 2. Nella seconda metà la sua verve comica viene messa da parte (non senza ragione) e lascia spazio a una ragazza determinata ma spaventata all’idea di restare sola. Era tempo che Anna crescesse, ma è anche inevitabile rimpiangere la diciassettenne naïve che si innamora di un ragazzo appena conosciuto.
Elsa, dal canto suo, userà tutto il suo potere senza remore per superare gli ostacoli che si frapporranno fra lei e la soluzione del mistero che la riguarda. Anche per Kristoff, che canta una canzone che definire sconvolgente è riduttivo, non sarà facile farsi da parte per permettere ad Anna di affrontare da sola la sua avventura.
Elsa e Anna scopriranno importanti segreti sul passato della loro famiglia e sul perché dei poteri di Elsa, unici in tutto il regno. Non tutto quello che scopriranno del loro passato sarà facile da digerire, anzi. Ma le due sapranno prendersi sulle spalle le colpe del passato per costruire un futuro di pace per tutti.
L’inconfondibile Frozen
Il merito di Frozen 2 è senz’altro quello di riuscire a dare speranza attraverso un racconto semplice. Come nel primo, non è l’originalità della storia il punto, ma l’umanità delle protagoniste, che compiono un percorso in cui è facile identificarsi, e il rapporto fra loro. Ogni dettaglio del film è estremamente spettacolare e accurato, dai costumi bellissimi alle ambientazioni fiabesche, le battute sono molto divertenti e sono probabilmente l’elemento più originale del film, Olaf dà una pista a tante spalle comiche in materia di nonsense e sfottò. Non è il fenomeno di scrittura che cambierà la storia del cinema di animazione, ma neanche il primo lo era. Le canzoni sono molto belle, a cominciare dal nuovo brano solista di Elsa Nell’ignoto (Into the Unknown in originale, dal 17 Novembre disponibile su Spotify insieme alle altre canzoni della colonna sonora).
Il messaggio di speranza è a misura dei più piccini, i dialoghi divertenti in grado di divertire anche i più grandi. Le due sorelle non hanno perso colpi, la loro nuova avventura è raccontata con un amore e coinvolgimento tali da convincere a tifare per loro. Sono tutt’altro che due eroine perfette, e il film è tutt’altro che perfetto, ma è in questa imperfezione il segreto di Arendelle, che spinge a dire “se ce la fanno loro, posso farcela anche io”.
Pronti a lasciarvi travolgere dalle sorelle più amate di casa Disney? Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, esce in sala il 27 Novembre.