Dopo una lunghissima attesa, il gioco dei troni ricomincia: sbarca sul piccolo schermo l’ottava stagione di Game of Thrones, l’ultima. La serie è diventata, nel corso degli anni, un fenomeno culturale con un numero di spettatori incredibile. Tra congetture, supposizioni e analisi è ora di tirare le somme. La storia sarà ripartita col botto o i draghi avranno bisogno di altro tempo per “carburare” prima di fare fuoco e fiamme? Ricordiamo che questa recensione contiene SPOILER, e non vogliamo finire nella lista alla Arya Stark di nessuno.
Dove eravamo rimasti?
Jon Snow e Daenerys Targaryen viaggiano verso Winterfell, per raggiungere gli altri giovani Stark; con l’aiuto di Tyrion hanno convinto Cersei ad allearsi con loro nella lotta agli Estranei. Oltre ai fratelli, c’è Samwell Tarly ad aspettare Jon a Winterfell, pronto a confessargli la verità sulle sue origini: lui è Aegon Targaryen, frutto dell’unione di Lyanna Stark e Rhaegan Targaryen, legittimo erede del Trono di Spade. La Barriera viene distrutta da Viserion, il drago abbattuto e risorto come destriero del Re della Notte.
Combattere il pericoloso nemico che viene dai confini del mondo impedirà davvero a Cersei di mettere da parte i suoi propositi di conquista e vendetta? Abbandonata dal fratello Jaime, incinta (?) e pronta a dare tutto pur di mantenere il suo posto sul trono.
Incontri a Winterfell
E adesso, cosa succede?
Sansa, rimasta al comando del Nord, accoglie con fredda diffidenza l’arrivo di Daenerys e il ritorno di Jon. Accetta di malavoglia che una regina straniera, appena arrivata dal Sud, con uno smisurato esercito al seguito e due draghi adulti da sfamare, imponga la sua presenza sulla sua terra. Jon è in una posizione scomoda, fra la diffidenza giustificata di Sansa e la ferma determinazione di Daenerys. Ciò non gli impedisce di godere dell’incontro con i fratelli Bran, che rivede per la prima volta dopo anni, e Arya, con cui in questo episodio ha un toccante scambio. Jon e Daenerys non fanno mistero del loro legame, accrescendo la diffidenza di Sansa. La tensione del nord ha una piccola tregua durante la corsa sui draghi della coppia, il momento in cui si può tirare un po’ il fiato, e anche quello con più CGI.
Per Arya è stato un episodio colmo di ritrovamenti, a cominciare da quello con il Mastino, la cui stima e affetto per la ragazza sono rimasti invariati nel tempo nonostante gli scontri. Significativo anche il confronto con Gendry Baratheon da cui emerge la forte intesa tra i due.
Sansa invece ritroverà Tyrion, che stima profondamente; illustrerà perplessità sull’alleanza con Cersei a cui lui non saprà ribattere, dimostrando una superiorità strategica che la consacra come uno dei personaggi più intelligenti della serie.
Fondamentale il ruolo di Samwell Tarly, distrutto dalla notizia della morte di padre e fratello per mano di Daenerys, che confessa a Jon la verità sui suoi natali e sul suo ruolo, non come Re del Nord, ma come Aegon Targaryen, legittimo erede del Trono di Spade. La più incredibile delle rivelazioni per l’ex bastardo degli Stark.
Tormund, in compagnia del compagno Eddison Tollett, ritrova in una fortezza abbandonata un macabro souvenir lasciato dagli estranei lungo il cammino verso sud: un piccolo lord ucciso e appeso a un muro, circondato da raggi fatti di braccia umane. Niente male come trovata. Gli Estranei avanzano ogni giorno che passa.
Accanto ai grandi protagonisti, tornano i grandiosi comprimari: Sir Davos Seaworth, Jorah Mormont, Missandei, Varys, La Montagna e Qyburn. Fedeli ai loro sovrani, anche loro riserveranno senz’altro delle sorprese nelle prossime puntate.
Theon Greyjoy, approfittando della lontananza del cugino Euron, attacca la sua flotta e libera sua sorella Yara. Piuttosto che tornare sulle Isole di Ferro con Yara, Theon Greyjoy Stark (come era stato nominato da Jon) fa rotta per Winterfell: combatterà al fianco della sua famiglia Stark.
Cersei, infatti, non ha affatto seppellito l’ascia di guerra: oltre all’alleanza già nota con Euron Greyjoy, assolda nientemeno che Bronn per uccidere, alla prima occasione, i suoi due fratelli traditori. Jaime è arrivato a Winterfell, determinato a dare man forte contro gli Estranei, ma ad attenderlo c’è Bran, alla cui vista lo sterminatore di re trasale: il Jamie che ha spinto il piccolo Bran giù dalla torre è lontanissimo da ciò che è diventato. Nonostante il tempo (e l’affetto degli spettatori conquistato duramente) il passato bussa alla porta di Jaime. Il sorprendente scambio di sguardi fra vittima e carnefice sancisce la fine di questo primo episodio.
Pronti a far fuoco e fiamme
Nonostante rivelazioni e incontri, il primo episodio è evidentemente ancora un assaggio di ciò che questa ultima stagione riserverà. Al centro dell’azione Winterfell, teatro degli incontri fra i personaggi, dei catch up. Molti di loro confermano un ritrovato e sorprendente eroismo, come Theon, quello di altri viene messo in dubbio, come nel caso di Bron. Viene messa fortemente in discussione anche la buona fede di Daenerys, la sua capacità di gestire il potere senza farsi accecare dall’ambizione.
Le scene romantiche tra Jon e Daenerys hanno già scatenato più di una polemica e aver probabilmente provocato il diabete a numerosi spettatori. Ciò che è certo è che fra i due le cose non saranno più così rose e fiori (o si dovrebbe dire neve e draghi?). Jon, dopo le rivelazioni di Sam, avrà sicuramente un atteggiamento diverso nei confronti della madre dei Draghi.
Le domande che questo episodio ha suscitato sono moltissime, le tensioni sono pronte ad esplodere. Una cosa è certa: questo, per i personaggi di Game of Thrones, sarà un inverno bollente.