1) Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Terzo in ordine di uscita al cinema, ma primo per distacco in questa classifica, troviamo Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. Alfonso Cuarón, regista premio Oscar con Gravity nel 2014, ha portato maturità narrativa ed una padronanza della messa in scena impeccabile, impreziosendo il film con uno stile registico vivace e molto personale. Molto saggiamente Cuarón ha corretto il difetto principale dei primi due film diretti da Columbus, snellendo la sceneggiatura rendendola il più possibile scorrevole. Finalmente siamo davanti ad un film e non ad un insieme di scene montate secondo l’ordine delle pagine del libro: un perfetto esempio di opera commissionata riletta e diretta con una chiara impronta personale.
Arrivati alla fine di questa classifica cosa resta da dire? Non tutto ciò che funziona su carta, rende su pellicola.
Cinema e letteratura sono due espressioni artistiche ben distinte, che parlano due linguaggi differenti. La trasposizione maniacale di un romanzo in un film ha poco senso: portare fedelmente sullo schermo una sola pagina di un romanzo, significherebbe sprecare centinaia di metri di pellicola. E non sarebbe comunque cinema: la fedeltà cercata a tutti i costi è la tomba per qualsiasi velleità artistica.
I fan di Harry Potter purtroppo hanno spesso confuso e sovrapposto cinema e letteratura, giudicando in positivo o in negativo un film esclusivamente in base al grado di fedeltà del rispettivo libro. Purtroppo ciò ha portato i diversi registi che si sono alternati dietro la macchina da presa a farcire oltremisura il film di dettagli ininfluenti per far contento il pubblico, al costo di rendere la narrazione poco scorrevole e frammentaria.