7) The Hateful Eight
The Hateful Eight di Quentin Tarantino
Amare il cinema di Quentin Tarantino è forse facile perché è un omaggio continuo alla storia del Cinema, ai grandi registi, alla bella fotografia, con la presenza assicurata di attori straordinari. Citazione su citazione Tarantino ricostruisce e reinterpreta capolavori che riescono a brillare di originalità e far gridare al genio, ma i geni sono spesso pericolosi, sono provocatori che facilmente si possono fraintendere. The Hateful Eight è più che una provocazione, è il film più politico della sua carriera e destinato a dividere le opinioni. Sulla colonna sonora del premio Oscar Ennio Morricone, una sorta di marcia funebre, otto uomini si ritrovano a condividere lo spazio in un emporio, impossibilitati da una bufera che animerà un thriller perfido e brillante, degno della penna di Agatha Christie. Otto canaglie, otto storie, otto pezzi d’America che si scontrano e contraddicono in un film ibrido tra western e horror, una rappresentazione simbolica della storia statunitense, dalla guerra d’indipendenza all’attualità densa d’angoscia per la minaccia del terrorismo.