I Ragazzi del Cinema America sono i membri di un’offerta culturale gratuita senza pari. Tutt’oggi contano circa 100 proiezioni gratuite in luoghi pubblici. Da quattro anni la loro offerta estiva del Cinema In Piazza si rivela una delle situazioni culturali più proficue di Roma. E, notizia bomba, non è iniziativa del Comune! San Cosimato (Trastevere) è l’inizio del percorso del Cinema In Piazza. In seguito, dall’anno scorso, anche il Porto Turistico di Ostia e il Casale della Cervelletta a Tor Sapienza sono stati palchi delle proiezioni pubbliche.
Il Cinema America Occupato
Era il 2012 quando tutto ebbe inizio. Dei ragazzi provenienti da periferie romane decisero, mossi dalla loro indole di spirito culturale, di occupare il Cinema America, destinato a divenire un condominio con garage. La loro resistenza durò due anni, finché furono sfrattati e, trovando rifugio in un forno abbandonato sempre nella via Natale Del Grande di Trastevere, continuarono la loro iniziativa. Il Cinema America fu minacciato parecchie altre volte di demolizione e sgombero, ma la resistenza dei ragazzi continuò con gli Schermi Pirata e in seguito con l’iniziativa a San Cosimato, come evento culturale, nata dall’associazione Piccolo America.
L’offerta Culturale
Il Cinema in Piazza, all’inizio offriva semplicemente proiezioni di grandi film; classici, cult, grandi blockbuster, animazione per i più piccoli. Ma da circa tre anni, le proiezioni sono coadiuvate dall’incontro con gli autori e cast delle pellicole, che partecipano volentieri all’iniziativa. Si contano i nomi di coloro che hanno partecipato all’evento culturale estivo per eccellenza, solo quest’anno: Ennio Morricone, Dario Argento, Paul Schrader, Jeremy Irons, Marco Bellocchio, Matteo Rovere, Alessandro Borghi, Luca Marinelli, Manetti Bros., Matteo Garrone, Paolo Sorrentino, Daniele Vicari, Edoardo Leo, Elio Germano, Giovanni Veronesi, Valerio Mastandrea… Mentre negli scorsi anni: Roberto Benigni, Stefania Sandrelli, Ettore Scola, Bernardo Bertolucci, Gabriele Salvatores, Giuseppe Tornatore, Nanni Moretti.
L’idea del Cinema In Piazza
Ma perché quelli del Cinema America si prendono la briga di proiettare gratuitamente? Il loro interesse, principalmente, è la creazione di uno spazio di condivisione della cultura. Gli storici cinema di Roma che sono stati chiusi o occupati, i quali sono sempre stati difesi e supportati dai ragazzi del Cinema America, erano non solo dei luoghi di proiezione, ma dei posti di aggregazione culturale. Diciamo che, se dovessimo porla in termini politici ed ideologici, i Ragazzi del Cinema America rappresentano il caso più archetipico e puro dell’idea comunista. Ma, dato che comunque parlano ad un pubblico molto più vasto, di destra e sinistra e centro, possiamo dire che la politica passa in secondo piano e l’interesse va diretto alla diffusione dell’arte per tutti.
Gli attacchi alla cultura
Ovviamente, “chi professa la cultura è di sinistra” secondo il pensiero comune del fascistoide medio. E attrae su di sé, molti più sguardi anti-culturali possibili. Inutile dire che i neo-fascisti, non solo hanno condannato gli eventi, ma hanno addirittura preso di mira alcuni ragazzi che indossavano la maglietta del Cinema America (simbolo diffusosi durante i periodi de Gli Schermi Pirata e il Cinema in Piazza). È cronaca degli ultimi giorni quella dell’aggressione a quattro ragazzi in un vicolo di Trastevere e un’intimidazione arrivata all’ex-ragazza del Presidente dell’iniziativa Valerio Carocci. Entrambe le aggressioni sono (presunte) di stampo fascista.
La cultura fa paura?
Perché l’estrema destra dovrebbe sentirsi attaccata? Forse perché la diffusione dell’arte, il consenso ricevuto da migliaia di persone e da artisti di fama mondiale, fanno perdere il senso d’odio comune verso il diverso? L’estrema destra ha paura di ciò che è differente, di ciò che è artistico e di ciò che aggrega le persone. Non a caso il loro modus operandi è l’attacco in massa contro pochi. La perdita dei consensi è il fattore principale che mobilita i neo-fascisti ad attaccare ragazzi che la pensano diversamente. Viene da chiedersi perché, invece di fare opposizione non ci si siede e si vede un buon film in compagnia di tutta la piazza? Quello lo è scopo dei Ragazzi del Cinema America, mica prendere lo 0.9% alle elezioni.
C’era una volta l’ Estate Romana
L’Estate Romana è stata un’iniziativa del Comune di Roma, nel 1977, di Argan e Petroselli entrambi sindaci di Roma del Partito Comunista tra il ’76 e l’81. L’iniziativa era pressoché simile a quella del Piccolo America, ovvero creare spazi di condivisione della cultura. Ben presto però, con l’arrivo di altri sindaci e con i tagli alla cultura, gli eventi si persero sempre più e, i pochi che vi erano, non venivano pubblicizzati. Da quando c’è il Piccolo America, si torna un po’ a respirare l’atmosfera dell’Estate Romana. Fino a qualche tempo fa, la giunta Raggi aveva minacciato di non permettere la proiezione del Cinema in Piazza. Ciononostante, il comune dovette ammettere che l’offerta culturale del Piccolo America era molto allettante per non metterci le mani sopra e quindi patrocinarla. Benché il comune abbia dato il benestare, il Piccolo America è comunque un’associazione indipendente dalle iniziative comunali.
L’arma più potente
Personalmente, da ragazzo di 25 anni, studente di cinema, aspirante regista e sceneggiatore, credo che il Piccolo America e il Cinema in Piazza siano quanto di meglio potesse capitare a Roma. Soprattutto in un periodo in cui l’arte in generale non è valorizzata affatto e il livello di ignoranza e qualunquismo è molto alto, la cultura rimane un’arma molto potente per combattere il pensiero unilaterale. Vincere l’odio e il razzismo, l’omofobia e il pregiudizio, è il sottotesto del Piccolo America. Per tutti gli altri che non credono nell’iniziativa di fondo, che guardino solo il film della serata, in silenzio magari.