Il nuovo lungometraggio animato dello studio Laika, “Missing Link”, è stato annunciato durante l’attuale festival di Cannes. Uscirà negli Stati Uniti nella primavera del 2019 e sarà diretto da Chris Butler, regista di “ParaNorman”.
Lo studio Laika non ha certo bisogno di presentazioni: quattro film realizzati, quattro candidature agli Oscar per il “miglior film di animazione”. “Coraline e la Porta Magica”, “ParaNorman”, “I Boxtrolls” e “Kubo e la Spada Magica” possono essere infatti considerati, a mani basse, quattro perle nel mondo dell’ animazione in tecnica stop-motion, e sarebbe quindi impossibile non accogliere la notizia di un quinto film con grande entusiasmo.
La trama narrerà le vicende di Sir Lionel Frost, appassionato di miti e mostri leggendari che si considera il più grande investigatore del mondo. Deriso dai membri dell’alta società di cui fa parte, decide di imbarcarsi in un viaggio attraverso il Pacific Northwest, zona nord-occidentale degli Stati Uniti, per dimostrare l’esistenza di una leggendaria creatura: l’unico superstite vivente delle origini primitive dell’Uomo, il famoso “anello mancante”.
“L’Anello Mancante” sarà quindi l’ipotetico il titolo italiano del film, sempre ammesso che la distribuzione italiana non ci proponga nuovamente titoli fuorvianti, rischiando di cambiarne il senso stesso (come ad esempio accadde per “Kubo e la spada magica”).
Durante il festival, oltre al titolo ed alla prima immagine del film, è stato anche reso noto il cast di doppiatori che prenderà parte alla produzione: Emma Thompson e Stephen Fry si sono recentemente uniti a Hugh Jackman nel cast insieme a Zach Galifianakis, Zoe Saldana, Timothy Olyphant, Matt Lucas, David Walliams, Amrita Acharia e Ching Valdes-Aran.
Il presidente della Laika ha dichiarato: “Missing Link è una meraviglia artistica e tecnica, un’esperienza cinematografica caleidoscopica diversa dalle altre. È la cosa più sorprendente che abbiamo mai fatto. Guidata dal nostro visionario Chris Butler, LAIKA ha unito ancora una volta arte, artigianato e tecnologia all’avanguardia per realizzare qualcosa che non abbiamo mai provato prima: una commedia cupa intrecciata con un’epica da cappa e spada, che sottolinea l’esigenza universale di ritrovare la propria appartenenza.”