Iron Fist, il personaggio creato da Roy Thomas, è approdato sulla piattaforma Netflix. La storia è abbastanza fedele al fumetto anche se in questa prima stagione non bisogna aspettarsi strabilianti poteri. Danny Rand (Finn Jones) figlio della facoltosa e miliardaria famiglia Rand viene dato per disperso e deceduto in seguito ad un incidente aereo dove oltre al bambino rimarranno coinvolti il padre e la madre. Nel fumetto l’incipit è decisamente diverso, ma gli amanti del personaggio non dovrebbero esserne troppo contrariati. Dopo quindici anni l’ormai adulto Danny torna a New York per fare luce su gli avvenimenti e trovare le risposte alle sue domande.
Ma quello che nessuno all’apparenza conosce – o non vuole ammettere – è che lui è tornato, che è proprio quel bambino disperso e soprattutto che è l’Iron Fist. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, l’Iron Fist è l’arma immortale, esperto di arti marziali e abile manipolatore del chi (ki), tanto da poter trasformare i suoi pugni in armi invincibili (un po’ come Kung Fu Panda 3).
Marvel’s Iron Fist conclude il ciclo dei Defenders, dopo Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage. La prima serie è incentrata più sulla riscoperta del Denny del passato che in alcuni casi procede parallelamente da quella dell’Iron Fist. Essendo scappato dal monastero, l’allenamento dell’arma immortale non è del tutto ultimata, il potere non è ancora del tutto sviluppato e nella prima stagione si vedono più combattimenti basati sulle arti marziali. Vi sono nel corso della serie già ben tre super cattivi, Madame Gao (Wai Ching Ho), Bakuto (Ramón Rodríguez) e il socio in affari Harold Meachum (David Wenham). Gao e Bakuto sono i “direttori” della Mano mentre Mechum ossessionato dalla longevità in punto di morte ha stretto un patto con La Mano, acerrima nemica dell’Iron Fist, affinché possa sfuggire infinite volte alla morte.
Nel trio, il super cattivo più interessante è sicuramente Gao, che da quel che si può capire dalla serie proviene da K’un L’un, la città mistica da dove proviene anche Danny. Spiccano nel cast le tre donne che guidano Danny lungo il suo percorso: Colleen Wing (Jessica Henwick) che gestisce un dojo ed è un’esperta karateka nonché personaggio femminile principale; l’ex infermiera Claire Temple (Rosario Dawson) e l’avvocato Jeryn Hogarth (Carrie-Anne Moss) che aiuterà Denny a riottenere le sue proprietà. Poi vi sono i figli di Harlod, Ward e Joy amici d’infanzia di Danny e che durante tutta la stagione non faranno altro che alternarsi nell’aiutare ed ostacolare l’Iron Fist.
Un altro personaggio interessante è Davos (Sacha Dhawan) anche lui proveniente da K’un L’un, figlio di Lei Kung (maestro di arti marziali) e migliore amico di Danny, ma anche contendente dell’Iron Fist. Nel corso delle puntate non sono state mostrate volutamente tantissime cose come la stessa K’un L’un, il combattimento con il drago Shou-Lao l’Immortale, l’addestramento e l’infanzia del protagonista. Probabilmente gli autori le stanno saggiamente tenendo in serbo per le prossime stagioni.
Nel complesso la prima stagione di Marvel’s Iron Fist non è deludente, forse un po’ lenta nei primi episodi però in itinere riesce a catturare l’attenzione del telespettatore. Efficace anche il senso di insoddisfazione che rimane nel vedere i combattimenti che lasciano prevedere grandi azioni per il futuro. Nella storia a fumetti l’Iron Fist riuscirà a padroneggiare anche altri “pugni” come Hipnotic Fist e Hell Fist vedremo se verranno inclusi o meno nelle prossime stagioni.