Una delle figure di spicco nell’animazione giapponese ci ha lasciati, Isao Takahata è stato infatti, assieme ad Hayao Miyazaki, alla base della nascita dello Studio Ghibli. E’ stato la mente dietro capolavori come Una Tomba Per Le Lucciole, racconto straziante sugli orrori della Seconda Guerra Mondiale, dagli occhi di due ragazzi.
Il regista era afflito da tempo da un tumore ai polmoni, riporta in una nota ufficiale lo Studio Ghibli.
Meno “appariscente” del suo socio, Takahata era solito impiegare molto più tempo alla realizzazione dei suoi film. Miyazaki, negli anni, lo aveva scherzosamente definito una “una lumaca davvero molto pigra”, anche se Hayao si riferiva anche alla cura con cui Isao realizzava i suoi film.
I film di Takahata sono molto popolari nel suo paese d’origine, mentre hanno subito ritardi di distribuzione in diverse zone del mondo. Basti pensare che Una Tomba per le Lucciole, pubblicato nel 1988, ha trovato distribuzione italiana appena cinque anni fa.
I complimenti per il suo lavoro non sono mancati, però. Roger Ebert, critico del Chicago Times a detto questo riguardo Una Tomba Per le Lucciole:
” Questo film prova, come se fosse necessario provarlo, che l’animazione produce un effetto emotivo non riproducendo la realtà, ma evidenziandola e semplificandola. In questo modo, molte sequenze parlano di idee, non di esperienze.”
I lavori di Takahata si sono spesso ispirati al folklore giapponese, come ad esempio Pom Poko, che si rifà al Tanuki, leggendario cane-procione. Nel film d’animazione del regista nipponico, i Tanuki, che hanno il potere di cambiare forma, si trovano a combattere contro l’espansione delle città umane, che stanno portando via spazio alla foresta.
L’ultimo capolavoro di Isao Takahata è stato La Storia della Principessa Splendente, nominato agli Oscar nel 2015. La storia riporta una leggenda della tradizione giapponese, con una creatura soprannaturale inviata per crescere sulla Terra come una Principessa. Un racconto con ispirazione tradizionale, ma che invia messaggi potenti, nello stile che ha contraddistinto il regista. Il tutto è narrato attraverso delle meravigliose tinte acquerellate.