“Achille corre dieci volte più svelto della tartaruga e le concede dieci metri di vantaggio. L’atleta corre quei dieci metri e la tartaruga percorre un metro; Achille percorre quel metro, la tartaruga percorre un decimetro; lui percorre quel decimetro, la tartaruga percorre un centimetro; Achille percorre quel centimetro, la tartaruga percorre un millimetro; Achille percorre quel millimetro, la tartaruga percorre un decimo di millimetro, e così via all’infinito; di modo che Achille può correre per sempre senza raggiungerla.”
Questo è l’enunciato del più famoso paradosso di Zenone, filosofo greco allievo di Parmenide. Attraverso questo paradosso, ammetteva che se un corpo più lento fosse partito anticipatamente, non sarebbe mai stato raggiunto. La nostra tartaruga, è rappresentata, però, dai Marvel Studios, che hanno accumulato un discreto vantaggio, in questi anni di scarsa concorrenza. A prendere il posto del Pelìde eroe, invece, sarà la DC Comics, che a seguito di film più o meno di successo, ha rimesso tutta la squadra in carreggiata dopo L’uomo d’acciaio. Critica a parte, oramai il progetto è avviato e si stanno bruciando le tappe. La tartarughina Marvel ha messo in cascina tanti film, con cast importantissimi, eroi a non finire e si prepara alla sperimentazione finale: 60 eroi su schermo in Avengers Infinity War. Dal canto suo, casa DC Comics sta cercando di ricucire il gap.
Le tempistiche sono le stesse del Marvel Cinematic Universe: dall’uscita del primo capitolo dell’universo esteso L’Uomo D’acciaio (2013) a quella del primo film corale, Justice League (2017) corrono 4 anni. Esattamente il tempo trascorso tra Iron-Man e The Avengers, ma allora, perché abbiamo l’impressione che la DC stia correndo tanto di più?
Analizzando singolarmente il percorso Marvel, possiamo notare come dei sette protagonisti del film, gli Avengers più Phil Coulson, solo uno aveva avuto uno spazio limitatissimo prima di Avengers, Occhio di Falco, brevemente introdotto con Thor di Kenneth Branagh. Eccezion fatta per Clint Barton, gli altri interpreti avevano avuto grande spazio per mettersi in mostra, tre dei quali con un film esclusivamente dedicato.
Può dirsi lo stesso per la Justice League of America? All’occhio saltano sicuramente le due pellicole dedicate al Figlio di Kripton ed a Diana l’amazzone. Due personaggi che il pubblico conosce, ma che comunque, non prendendo in considerazione la qualità dei film, sono stati comunque esplorati e raccontati. Dopo di loro il pavimento inizia a scricchiolare. A completare il roster possiamo trovare innanzitutto Batman. Il Crociato Mantellato viene inserito in medias res all’interno di Batman vs. Superman: Dawn of Justice. Viene brevemente esplorata, come solito, la sua origine e la sua missione, ben note al pubblico, con la saggia scelta di non appesantire il film ripetendo i natali dell’Uomo Pipistrello.
L’impatto è giusto ed è apprezzabile la scelta della DC di non mettere sotto la lente di ingrandimento Batman, per lasciare spazio ad altri. Però il problema arriva quando si parla del resto della squadra: Aquaman, Flash e Cyborg. I tre vengono introdotti con degli spezzoni inferiori al minuti ciascuno. Questo presuppone che Justice League avrà l’arduo compito di introdurre nella partita tre nuovi giocatori, con la necessità di presentarli e renderli credibili. L’esperimento è encomiabile senza dubbio, il risultato, invece, non è garantito.
Infatti, nonostante la voglia di fare, alla DC Comics vengono contestati, da 4 anni a questa parte, gli stessi difetti. Tinte troppo dark, nonostante le storie DC siano, generalmente più cupe delle loro cugine in casa Marvel. Gli viene contesta di non avere le idee chiare ed in questo Suicide Squad guida la fila, con scene ripetute, caos e poso interesse prodotto, nonostante le ottime premesse. Viene anche fatto notare come la voglia di apparire diversi rispetto ai prodotti Marvel, abbia stroncato la godibilità di molti loro film, creando prodotti poco di intrattenimento e molto arroccato sulle proprie convinzioni.
Ora non resta che aspettare il tanto atteso Justice League, in uscita il 16 Novembre, che, complice il dramma che ha colpito la famiglia Snyder, vedrà al timone Joss Whedon, reduce da diversi anni di matrimonio con la Marvel seguiti da un brutto divorzio. Che sia finalmente la svolta tanto attesa in casa DC Comics?
Dopotutto Zenone affermava che Achille-DC non avrebbe mai raggiunto la tartaruga-Marvel, peccato che ne parlava in un paradosso, che è stato prontamente smentito.