Maria Maddalena è il nuovo film diretto da Garth Davis, autore di capolavori come Lion – La strada verso casa, che torna a lavorare con Rooney Mara, candidata all’Oscar per Carol e Millenium: uomini che odiano le donne, nei panni della protagonista.
Il cast comprende anche Joaquin Phoenix, noto al grande pubblico per Il Gladiatore, nel ruolo di Gesù di Nazaret, Chiwetel Eijofor, protagonista di 12 Anni Schiavo, che interpreta Pietro, e Tahar Rahim nei panni di Giuda.
Un cast stellare dunque, per un film che rasenta l’eccellenza, perché non è affatto facile prendere in mano un personaggio bistrattato come quello della Maddalena per creare un film che abbia il proprio punto di vista. La storia è quella che conosciamo, di Gesù e del suo cammino verso la croce, emerge però il personaggio di Maria Maddalena.
La Maria Maddalena di Davis non è più una prostituta, come aveva affermato Papa Gregorio nel 592, ma una donna vera, forte, coraggiosa. Una donna capace di rispondere veramente alla chiamata e seguire Gesù fino alla fine, e a cui il regista decide di riconsegnare una posizione di tutto rispetto all’interno della storia di Cristo.
Maria Maddalena: una luce nuova sui personaggi
Quelli di Garth Davis non sono i personaggi del racconto biblico come siamo abituati a vederli, ma ognuno di loro è portatore di tratti fortemente innovativi.
A partire da Gesù, che non è divino ed infallibile, ma molto più umano. Il Gesù di Joaquin Phoenix è istintivo, spaventato, sofferente, in un ritratto in cui l’essere in parte umano del Cristo emerge prepotentemente rispetto al suo lato divino, a prescindere dalla rappresentazione dei miracoli.
Anche gli Apostoli sono diversi, viene reso evidente come questi non fossero infallibili dottori della legge, ma uomini carichi di speranza i cui occhi però non erano ancora completamente aperti, fissati nell’idea di Gesù come un guerriero sovrannaturale che avrebbe sovvertito l’ordine del mondo fisico che loro conoscevano. Più che la figura di Pietro, da sempre descritta nei Vangeli come irascibile e istintiva, è quella di Giuda che subisce un completo ribaltamento.
Il Giuda di Tahar Rahim in Maria Maddalena ha qualcosa di fanciullesco, trasmette una serenità, una fede ingenua e meravigliata davanti alla prospettiva di un miracolo, che però non si realizza nel modo in cui lui stesso lo immagina. Anche il gesto del suo tradimento non è causato da una mancanza di fede, ma da un eccesso di questa, da un desiderio irrefrenabile di vedere realizzarsi il Regno dei Cieli sulla Terra. Un tradimento generato dall’incomprensione.
Maria Maddalena: la forza che viene dalla fede
Il punto focale dell’intero film è, ovviamente, Maria Maddalena, intepretata da Rooney Mara.
La Maddalena di Davis non è più una tentatrice, ne una peccatrice, ma una donna indipendente, recalcitante al pensiero di piegare la testa davanti alle convenzioni sociali imposte dalla sua famiglia e dal suo tempo.
Un personaggio finalmente, che è più spirito che corpo, che si identifica molto di più nel suo desiderio di vicinanza a Dio, di comprensione del mistero, di accettazione della fede, piuttosto che nella volontà di annullare il peccato della carne, come era stato richiesto nelle interpretazioni precedenti del personaggio.
La scelta di Rooney Mara è incredibilmente azzeccata quindi, per via della pelle diafanata, della forma armoniosa e sottile del viso, che non ha più i tratti caratteristici della “femme fatale“, ma che invece si avvicina notevolmente a delle fattezze angeliche.
La Maria del film è una donna che si preoccupa delle altre donne, della loro condizione, delle loro paure, e che si prende dunque l’impegno di essere tramite tra queste e Gesù, o meglio tra queste e la Parola.
In un tempo in cui alle donne non era permesso esternare niente dei loro problemi, Maria Maddalena è capace, al contrario dei discepoli, di scavare in profondità, arrivando per prima a comprendere quale sia veramente il messaggio che Cristo sta cercando di trasmetere ai suoi e diventando in questo modo il ruolo di evangelizzatrice degli stessi apostoli.
Maria Maddalena: un capolavoro per tutti
Si potrebbe incappare nel rischio di affermare che il nuovo film di Garth Davis sia solo per intenditori, dal momnto che la storia potrebbe esser recepita come non esattamente innovativa. Ma il fulcro del film non è la storia, bensì il punto di vista. Supportato da incredibili abilità di regia e fotografia e da capacità attoriali di altissimo livello, Maria Maddalena non vuole stupirci con un racconto mai visto prima, ma vuole mostrarci il mondo con gli occhi di un personaggio che è sempre stato messo da parte ma che invece è stato fondamentale nello svolgersi della storia.