I manifestanti pro-democrazia in tutta l’Asia hanno esortato i fan della Disney a boicottare il rilascio di Mulan, citando le presunte opinioni pro-Pechino dell’attrice protagonista. Il film, diretto dal regista neozelandese Niki Caro, è un remake del classico film d’animazione Disney del 1998, che a sua volta era una rivisitazione del racconto popolare cinese. Segue l’eroina, Mulan (Liu Yifei), mentre si avvia a combattere in una guerra travestita da uomo per salvare la vita di suo padre (Tzi Ma). Finisce per diventare una figura chiave nella vittoria e, dopo aver rivelato la sua vera identità, diventa un eroe popolare.
Mulan doveva essere rilasciato a marzo di quest’anno, ma è stato ritirato dal programma di uscita a causa della pandemia di coronavirus. Disney ha quindi preso la decisione senza precedenti di rilasciarlo su Disney+ al costo di € 21,99, creando una nuova categoria sul servizio chiamata Premier Access, ed è disponibile per l’acquisto da venerdì. Le prime recensioni per il film lo definiscono un racconto epico che meritava un rilascio sul grande schermo, lamentando il fatto che sarà visto solo sugli schermi TV.
Tuttavia, ora The Guardian riporta che i manifestanti pro-democrazia di Hong Kong, Thailandia e altri paesi asiatici chiedono ai fan di boicottare il rilascio. I manifestanti sono insoddisfatti dei legami della Disney con la Cina, che negli ultimi anni ha soppresso le proteste a favore della democrazia a Hong Kong. Stanno anche protestando contro la star del film dopo che, l’anno scorso, ha espresso sostegno alla polizia di Hong Kong sostenuta da Pechino. I fan si sono rivolti ai social media per incoraggiare il boicottaggio utilizzando l’hashtag #milkteaalliance, un riferimento alla bevanda popolare in tutta l’Asia.
Fonte: Screenrant