Attenzione, Spoiler su tutta la trama!
Ormai son passati due mesi da quando A-1 Pictures ha presentato Persona 5 – The Animation, adattamento del videogame di Atlus che ha conquistato il mondo videoludico. I giudizi sul titolo si sono rilevati superbi da parte di ogni testata a tema videogames e la trasposizione in differenti format è stata dunque d’obbligo. Siamo ancora lontani dal poter recensire la serie intera, ma è passato del tempo dal nostro primo sguardo, per questo siamo nella tempistica giusta per poter formulare teorie.
Chi vi scrive ha giocato al titolo e ha un dubbio condiviso da altre persone nei luoghi più remoti del web. Questo dubbio è nato dal secondo episodio, diventando più marcato nel terzo e assumendo la forma di teoria nel corso della serie.
In questo articolo sarà esposta la teoria più quotata nel web, ma nel farlo è doveroso esplicitare che la lettura è rivolta solo a coloro che hanno giocato e terminato Persona 5, perché contiene spoiler importanti sul finale, che rovinerebbero la visione a un semplice spettatore.
Non fate gli avventurieri curiosi, vogliamo proteggervi per farvi godere una potenziale bella serie.
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La divergenza che scatena la teoria
Il regista Masashi Ishihama, in un’intervista su Dengeki, ha parlato di una sorpresa che dovrebbe lasciare senza parole gli spettatori, una divergenza importante con il gioco. Avevamo accennato di questo nel primo editoriale, ma ora – protetti dalla benevolenza dell’avvertenza spoiler – possiamo dar voce ai nostri pensieri: non abbiamo forse tutti pensato si riferisse a Goro Akechi?
La storia è ricca di eventi drammatici e difficoltà, ma alla fine il nostro protagonista riesce ad ottenere il suo finale felice insieme ai suoi compagni Phantom Thieves. Ad incarnare l’elemento tragico della storia, l’unico senza possibilità di redenzione e di futuro, è proprio l’affascinante principe detective, votato come personaggio preferito dal fandom giapponese.
L’incontro tra Ren Amamiya e Goro Akechi doveva essere nel decimo episodio, andato in onda la scorsa settimana: nel gioco è proprio quello il momento in cui si vedono per la prima volta, mentre nella serie animata abbiamo avuto diversi cameo, screen-time dal primo episodio, per non parlare del primo incontro al Leblanc, mesi prima della storyline originale.
Sembra proprio che Ishihama voglia fare la differenza con il personaggio di Akechi.
Fanservice o…
Curiose in P5A (acronimo per Persona 5 – The Animation) sono entrambe le prime volte in cui i due ragazzi notano l’altro: nel primo episodio Ren ha un’espressione sorpresa e rimane a bocca aperta nel vedere Akechi sullo schermo di uno smartphone; Akechi invece rimane colpito nel vedere Ren in metropolitana, nel terzo episodio.
In un primo momento una scena simile potrebbe esser pensata come mero teasing sulla natura del loro rapporto, una strizzata d’occhio per fangirls e fanboys, niente più che fanservice.
Il punto è che è rimasto il dubbio a molti sul perché giocare in questo modo su di loro, anticipando l’entrata in scena di Akechi, usando screentime utile, per far vedere i due che notano l’altro con stupore: stupore di cosa? Quello può essere il tipo di sguardo che si ha se si nota qualcuno di attraente, sì, ma se non si trattasse di fanservice? Se si trattasse invece di uno sguardo sorpreso perché si conosce l’altro?
Ancor prima che l’anime andasse in onda molti fans della serie si erano chiesti se la trasposizione animata non fosse un New Game Plus (NG+), ovvero un ritorno indietro nel tempo per il nostro protagonista, una seconda run. Il termine è usato nel mondo videoludico, ma calzante anche in questo contesto, poiché il Demiurgo considera la lotta tra i Phantom Thieves ed Akechi un gioco.
Parlando di Yadabolth, nel settimo episodio, abbiamo visto come Ren sia ostile a Igor, quando nel gioco – superate le prime volte – non sembra affatto infastidito dal signore della Velvet Room, un atteggiamento che potrebbe considerarsi indicativo.
Tra il protagonista senza nome di Persona 5 e Ren Amamiya di P5A ci sono differenze sottili, difficili da considerare tali solo perché nel gioco la sua personalità non è definita. Nelle scene bloccate, al di fuori delle nostre scelte, le azioni di Ren divergono nell’anime.
Il dibattito si può aprire e prendere varie strade e varie teorie, in questa sede però troviamo credibile la teoria del NG+, proprio partendo dal rapporto Amamiya/Akechi. Se i primi sguardi tra i due prescelti sono ambigui, il loro primo incontro al Leblanc nel quinto episodio lo è ancor più: esso è segnato da una forte tensione, Akechi si chiede se non si siano già incontrati e Ren che non rivolge la parola al detective, lo ascolta soltanto, fino a che un close-up sul volto del nostro protagonista mostra un’espressione quasi spaventata, ma non si sa per quale motivo.
Contestualizzare e spiegare il New Game Plus
Tornando ulteriormente indietro, al secondo episodio, c’è una conversazione alquanto curiosa tra Akechi e Sae Nijima: il principe detective suggerisce che l’incidente metropolitano possa avere una natura sovrannaturale e non sta scherzando, è serio.
Akechi/Black Mask ha lavorato per Shido per anni, ma il personaggio che conosciamo non avrebbe motivo di aprire tali dubbi che non sarebbero mai sospettati; l’unico motivo che ci sembra plausibile perché ne parli è al fine di incastrare i Phantom Thieves. Se i Phantom Thieves però non esistono, risulta a dir poco insensato il suggerimento dato a Sae.
Possibile che lo staff abbia fatto un errore e nessuno abbia pensato che questa scena post-ending potesse risultare priva di senso?
Potrebbe avere un senso però se contestualizzata in un universo NG+.
Ancora è difficile cercare di tracciare una soluzione per spiegare l’ambientazione in un NG+, ma le possibilità possono esserci se Yadabolth fosse riuscito a portare indietro il tempo per favorire la vittoria di Akechi; ed ancora più probabile sarebbe se ci fosse stato l’intervento di Philemon, un saggio spirito guida con il potere di manipolare il tempo. Esso è presente un po’ in tutto il franchise di Persona ed ha la forma di una farfalla blu sia in Persona 3 che in Persona 4. All’interno del gioco di Persona 5 noi vediamo una farfalla blu che vola accompagnata dalla voce di Lavenza, ma non è mai stato confermato se voce e farfalla rappresentino realmente Lavenza, o Philemon accompagni la voce di Lavenza affinché raggiunga Ren e aiuti lei ed Igor. Il cerchietto di Lavenza rappresenta una farfalla, ma bianca, per cui c’è una leggera differenza dalla farfalla blu.
Nella opening theme vediamo Caroline e Justine unirsi davanti a una farfalla, ma la sua luminosità è tale che ha i toni del bianco e dell’azzurro, quindi non risulta ben chiaro il suo colore senza luce. Altra cosa curiosa è lo strano bozzolo/fiore (?) che si muove in senso orario, inquadrato insieme alla farfalla.
Il video della opening però ha molti altri elementi interessanti da analizzare e merita più di uno sguardo.
Il simbolismo del doppio
Ho guardato il video della sigla diverse volte e posso dire che ogni scena ha qualcosa di curioso, più di una semplice strizzata d’occhio. L’effetto rewind è forse la caratteristica predominante del video, suggerita – dove non c’è – da movimenti curiosi: Ren che entra nella notte e diventa Goro, Goro che entra nel giorno e diventa Ren, speculari ai movimenti della metropolitana che corrono in direzioni opposte. Il richiamo quasi ossessivo del tema del doppio, fa pensare.
Ad un primo sguardo non potrebbe risultare per niente ambiguo che la metropolitana dei Mementos sia mostrata, non sembrerebbe strano vedere i treni correre in due direzioni opposte, eppure è la somma degli elementi che fa guardare qualcosa di ordinario con uno sguardo diverso. Ogni inquadratura tende a moltiplicarsi, lo schermo diviso, i personaggi duplicati, vediamo addirittura Ann Takamaki guardare se stessa in uno specchio di un altro colore. Curioso è anche il fatto che Ann nell’ottavo episodio insista molto sulla sensazione di aver già incontrato tutti loro, un dialogo presente anche nel gioco, ma che nell’anime risulta enfatizzato.
Sembrerebbe scontato fare riferimenti sulla doppia natura dei personaggi in un anime psicologico. incentrato sulla separazione dell’individuo dalla sua jungiana persona (ovvero l’identità che ci viene data dagli altri), che parla di adolescenti dalla doppia vita, ma argomentazioni a parte un tale investimento visivo – accompagnato dal rewind – proprio con il video d’apertura ha generato dubbi in più persone.
Non è insolito che le sigle di testa e di coda degli anime contengano indizi sulle svolte future di una serie e questa opening non fa da meno suggerendo che le gemelle Caroline e Justine sono una sola entità e Akechi sia Black Mask.
Un’antitesi
Quella formulata è solo una teoria – seppur largamente condivisa – ma lo show episodio dopo episodio sembra dare hints sempre più evidenti in questa direzione, motivo principale per cui questo articolo vede la luce solo ora e non dopo il terzo episodio.
L’antitesi personificata di questa teoria però è proprio il nostro protagonista, Ren Amamiya.
Ren sembra molto cauto nel rapportarsi con gli altri ed agire, scherzandoci su si potrebbe dire che sembra stitico per la maggior parte del tempo, ma lui non è il classico protagonista dai nervi di ferro, duro e puro. Dietro al suo controllo e alla scaltrezza, c’è un adolescente introverso, talvolta impacciato ed insicuro; solo quando veste i panni di Joker sembra avere sempre tutto controllo e il carisma di un leader nato.
Ren non è un personaggio onnisciente e capace di far fronte a tutto, ragiona molto su ciò che accade intorno a lui e rimane un adolescente, con la capacità di stupirsi, emozionarsi e avere fragilità, caratteristiche che non sembrano calzare con l’identità di un viaggiatore del tempo.
Rimorsi e rimpianti
La teoria del NG+ è così da bocciare? Personalmente, direi di no.
Le vicende narrate da Ren a Sae sono quelle di un narratore inaffidabile, perché pesantemente drogato. Non sappiamo, tra le altre cose, se un viaggio indietro nel tempo o in un’altra timeline possa avere degli effetti sulla memoria di Ren, per questo la teoria non si annulla.
La domanda che sarebbe da porre per formulare la concezione del NG+ è: perché?
Abbiamo postulato la teoria analizzando diverse scene dagli episodi e dalla opening, siamo andati a caccia di indizi, ipotizzato le modalità secondo i contesti, ma non esiste fatto senza una motivazione, l’elemento che potrebbe essere fondante al fine di spiegare il NG+ universe.
Abbiamo accennato giusto alla possibilità che Yadabolth usi quel potere (ammettendo lo abbia) al fine di incassare la sua vittoria e distruggere il mondo, ma non abbiamo dato motivazioni legate a Ren. La spiegazione più banale che si può dare è la morte del leader dei Phantom Thieves nella sala dell’interrogatorio, una fine che potrebbe diventare un nuovo inizio con un aiuto sovrannaturale, la quale spiegherebbe la diffidenza di Ren nei confronti di Akechi. Un’altra spiegazione concilierebbe invece con la sorpresa promessa fatta da Masashi Ishihama.
Prendiamo per assunto che la sorpresa sia effettivamente legata alla sopravvivenza di Goro Akechi, il nostro Joker potrebbe aver deciso di viaggiare nel tempo per dare un finale felice anche al suo amico/rivale, motivato ancor più dalle scoperte relative all’inganno di Yadabolth nei confronti di Akechi.
Il sacrificio del detective lascia l’amaro nella bocca di tutti, è l’unico fallimento dei Phantom Thieves, un principe più credibile nel ruolo di una principessa che non è stato possibile salvare a causa del fato avverso. Ren alla fine aveva una certa affettività nei confronti di Akechi, dopotutto era un compagno e un altro sè stesso, usato per il divertimento del Demiurgo: l’ipotesi di un’azione volontaria non risulta così poco credibile.
Più difficile sarebbe immaginare che Goro Akechi abbia viaggiato nel tempo. La motivazione di un rimpianto e del desiderio di un riscatto sarebbero credibili, ma impegnative, capaci di oscurare totalmente il protagonista in quanto eroe.
La natura di Wild Cards dei due ragazzi potrebbe però giustificare la possibilità che entrambi siano consapevoli – anche solo parzialmente – di vivere in una realtà NG+.
Fino a settembre – il periodo in cui dovrebbe finire l’anime – non avremo alcuna certezza assoluta, ma dare attenzione alle teorie che circolano nel web può proporre interessanti chiavi di lettura.
C’è la possibilità che tutto ciò di cui abbiamo parlato risulterà ridicolo tra qualche settimana, quanto è possibile che abbia dimenticato qualcosa di importante da citare, per cui è bene tenere presente la natura speculare di questo editoriale, finalizzato solo all’apertura alla riflessione e a creare un momento di divertimento.
Parlando di teorie sarebbe interessante conoscere se ce ne sono delle altre nel fandom italiano, quanto sarebbe interessante conoscere se avete punti a favore di questa tesi del NG+ o se avete più elementi a favore di un’antitesi. Qualsiasi sviluppo dovesse seguire Persona 5 – The Animation, speriamo solo non deluda noi fans.