Debutta il 2 febbraio 2017 la sitcom americana ambientata nell’universo DC Powerless, trasmessa dalla NBC e prodotta dalla Warner Bros. Ideata da Ben Queen, sceneggiatore di Cars 2, film d’animazione firmato Pixar, e co-creatore della serie tv Drive, la serie Powerless non ha avuto vita facile. La NBC dà il via libera al suo sviluppo nell’agosto 2015, a febbraio del 2016 viene presentato il cast ufficiale e a maggio la rete statunitense ordina la serie. I giochi sembravano già fatti, se non che, nel mese di agosto, Queen lascia il suo ruolo di showrunner, mettendo in stand by le riprese della serie. L’episodio pilota viene rigirato completamente e in alcune sue parti modificato, come ad esempio il luogo nel quale si svolgono gli eventi: non più una compagnia assicurativa, considerata la peggiore di America, ma la Wayne Security.
Non si conosce ancora la data di rilascio di Powerless in Italia.
Wayne or Lose
Emily Locke (Vanessa Hudgens) è una giovane donna entusiasta della vita, che ha sempre vissuto in una piccola cittadina nella quale i supereroi non si fermano mai, ma dove è possibile vederli sorvolare il cielo, un luogo che lei stessa definisce «stato di passaggio». Emily si sente insoddisfatta della propria vita e decide di trovarsi un lavoro che le permetta di poter essere d’aiuto alle persone cosiddette normali, senza super poteri. Viene assunta come direttore del Dipartimento Ricerca e Sviluppo della Wayne Security, una sussidiaria della Wayne Enterprises, che si occupa di fornire alla gente comune senza poteri dei prodotti che possano aiutarli in situazioni critiche. Un esempio di questo genere di servizio fornito dall’azienda è “l’Antidoto al Veleno di Joker”, una sorta di puntura che inibisce le risate da clown provocate dal veleno.
Emily si è trasferita, dunque, a Charm City e la sua mattinata si prospetta piuttosto movimentata. Infatti, mentre è sul treno diretta alla Wayne Security, un super cattivone di nome Jack O’ Lantern (Kimani Ray Smith) sta seminando il panico per la città. Prontamente interviene Crimson Fox (Atlin Mitchell) a risolvere la questione e a salvare tutti. Emily è decisamente su di giri, poiché non aveva mai visto niente del genere.
Arrivata alla Wayne Security, fa la conoscenza del suo capo, nonché cugino di Bruce Wayne, Van (Alan Tudyk), un ricco uomo frustrato perché costretto a stare a Charm City invece che a Gotham. La sua assistente Jackie (Christina Kirk) le fa conoscere la sua squadra: Teddy (Danny Pudi), il capo progettista decisamente fissato per il colore sangria; Wendy (Jennie Pierson), il capo ingegnere dei software, che ha preso subito in antipatia Emily; Ron (Ron Funches), capo ingegnere un po’ ingenuotto. Il compito di Emily lì, è molto semplice: motivare il team a fare del proprio meglio, tirando fuori delle idee sensazionali che possano far crescere l’azienda. La giovane si rende presto conto che ha di fronte a sé un gruppo di persone fortemente demotivate, che ha da tempo abbandonato il proprio entusiasmo, la voglia di fare perché si è ritrovata davanti un muro invalicabile, ovvero il mondo reale. Emily, però, non si arrende facilmente, si ostina e riesce a trovare una buona idea per ridare fiducia alla sua nuova squadra.
Una buona partenza
La puntata pilota si è presentata bene, ci ha mostrato subito tutti i protagonisti di questa nuova storia, delineandone in modo generale alcune caratteristiche che li rendono diversi gli uni dagli altri e anche un po’ comici; dall’egocentrismo di Van alle fissazioni di Teddy e degli altri, dall’entusiasmo forse ingenuo di Emily alla rassegnazione di Jackie. Oltre a questo, ci sono diversi spunti interessanti nell’episodio. Innanzitutto, la prima comparsa sullo schermo di Crimson Fox e di Jack O’Lantern, anche se quest’ultimo in veste di antagonista, in una città – Charm City – completamente inventata per la serie e non presente nei fumetti della DC. Inoltre, l’idea di un’azienda Wayne nata allo scopo di creare prodotti per chi è senza super poteri è originale, tanto più che Batman è il supereroe per eccellenza senza questa dote. Il titolo della puntata, poi, non è altro che il titolo di un libro scritto dallo stesso Bruce che Emily ha studiato approfonditamente. La stessa sigla è ben riuscita, influenzata dallo stile dei fumetti, non ripetitiva o lunga.
Il primo episodio è durato circa 22 minuti e anche le prossime tre puntate avranno circa la medesima lunghezza, il che rende la serie una sorta di universo parallelo alle tante serie tv sui supereroi che si prendono troppo sul serio.