Les jeux sont faits. O meglio, presque faits: siamo infatti solo alle nomination, i verdetti definitivi arriveranno la sera del 26 febbraio, quando al Dolby Theatre di Los Angeles saranno proclamati i vincitori degli Oscar 2017. Però qualche considerazione si può già fare.
Chi ne esce non bene, ma benissimo, è La La Land. Il musical firmato Damien Chazelle, che arriverà nelle nostre sale il 26 gennaio (e che abbiamo recensito in anteprima qui), porta a casa ben 14 nomination eguagliando così il record di Titanic (1997) ed Eva contro Eva (1950) che vinsero rispettivamente 11 e 6 statuette. Particolare non di poco conto, La La Land ha ricevuto nomination in tutte le principali categorie: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista (Ryan Gosling), miglior attrice protagonista (Emma Stone), miglior sceneggiatura originale, miglior fotografia, miglior montaggio, migliori costumi, migliori scenografie. A queste si aggiungono, ovviamente, le candidature pertinenti al genere: miglior sonoro, miglior montaggio sonoro, miglior colonna sonora originale e ben due nomination per la miglior canzone originale, Audition (The Fools Who Dream) e City of Stars.
Se La La Land, già trionfatore agli ultimi Golden Globe (7 premi, un record per la manifestazione), era il protagonista annunciato, chi ha davvero sorpreso per la quantità di candidature ricevute è Arrival. La pellicola sci-fi diretta da Denis Villeneuve porta a casa ben 8 nomination, tante quante Moonlight di Barry Jenkins, il film che ha aperto l’ultima Festa del Cinema di Roma. Sul terzo gradino del podio dei pluri-nominati troviamo La battaglia di Hacksaw Ridge, Lion e Manchester by the Sea con 6 nomination ciascuno.
Come andrà a finire? L’ipotesi più probabile, visto anche l’esito dei Golden Globe – solitamente indicatori dei premi Oscar – è una vittoria a cascata per La La Land. La pellicola è la favorita numero uno per quanto riguarda le categorie miglior film e miglior regia, oltre a quelle musicali, per le quali potrebbe fare l’en plein. Per il miglior attore e la miglior attrice protagonisti pare non esserci storia: a meno di sorprese dell’ultimo minuto Casey Affleck dovrebbe portare a casa l’ambita statuetta, mentre la strada per Emma Stone si è improvvisamente spianata dopo la mancata candidatura ad Amy Adams. Le uniche a poterla insidiare a questo punto rimangono Isabelle Huppert per Elle e Ruth Negga per Loving. Merita infine una menzione speciale Meryl Streep, che difficilmente raggiungerà l’agognato premio, ma che con questa nomination ottiene la sua ventesima (avete letto bene, ventesima) candidatura in carriera, un record assoluto. Dovesse vincere, raggiungerebbe Katharine Hepburn in testa alla classifica degli attori più volte premiati.
E i delusi? C’è da sbizzarrirsi, ma andiamo con ordine e partiamo dal caso più eclatante: l’esclusione (ancora una volta) di Xavier Dolan. La shortlist per il miglior film straniero aveva già regalato delle sorprese con la non ammissione di pellicole di grande valore come Neruda di Pablo Larraín ed Elle di Paul Verhoeven, oltre a quella del nostro Gianfranco Rosi Fuocoammare (inserito però nella rosa dei cinque migliori documentari). L’estromissione del lungometraggio vincitore del Gran Prix all’ultimo Festival di Cannes, È solo la fine del mondo, è una vera e propria sorpresa, che crea un piccolo caso attorno al regista francese. Vi è infatti un precedente: nel 2014 Dolan vinse con Mommy il Premio della giuria a Cannes, convincendo pubblico e critica, ma fu incredibilmente snobbato dalla giuria dell’Academy. Il suo prossimo film, The Death and Life of John F. Donovan, sarà il primo girato in inglese per il talentoso regista: sarà la volta buona?
Tra l’Academy e Martin Scorsese non c’è mai stato un grande feeling. L’affermato regista nella sua carriera ha ricevuto ben 12 nomination, ma ha portato a casa una sola statuetta, e non certo per il suo film migliore (The Departed). La sua ultima fatica, Silence, ha diviso la critica, ma nonostante ciò non vedere il suo nome nella rosa dei candidati all’Oscar alla migliore regia fa sempre uno strano effetto. Ancor più strano è però non vedere Tom Ford, regista di Animali Notturni. Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti, ma una sola nomination agli Oscar per il miglior attore non protagonista (Michael Shannon). Anche per Silence una sola candidatura, per la miglior fotografia.
L’appuntamento è quindi per il 26 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles, quando saranno annunciati i vincitori dei premi Oscar 2017. Una cosa è certa: ne vedremo delle belle.