Di film d’animazione sui giocattoli il mondo è pieno. Il primo lungometraggio della storia del cinema completamente in CGI parlava proprio di loro (si tratta di Toy Story, in caso ci fosse bisogno di specificare). Eppure i pupazzi sembrano avere ancora molto da dire al cinema. Pupazzi alla riscossa – UglyDolls di Kelly Asbury (sceneggiatore de La bella e la bestia e Galline in fuga, regista di Spirit – Cavallo selvaggio e Shrek 2) vuole aggiungere un ulteriore tassello al discorso.
Bambole che vogliono uscire dal tunnel
Da un soggetto di Robert Rodriguez (che ne ha curato la regia insieme a Asbury), il film racconta l’universo di fantasia delle famose bambole di feltro degli anni 2000 targate Sanrio.
La protagonista della storia è Moxy (doppiata da Federica Carta), una degli abitanti di Bruttopoli, dove vive in compagnia dei suoi amici Lucky Bat (Achille Lauro), Ugly Dog (Shade), Wage e Babo. Pur vivendo la sua vita quotidiana con gioia, Moxy spera di poter uscire allo scoperto e di poter essere adottata da un bambino. A nulla servono gli avvertimenti del capo della città, Ox (Elio), che tenta di dissuaderla: Moxy trova il modo di lasciare casa attraverso un misterioso tunnel portando con sé gli amici incerti.
Belli e cattivi
Fuori dal tunnel, Moxy e i suoi amici trovano la città di Perfezione, ultimo step prima del Grande Mondo. Ad abitarla, una comunità di bambole bellissime, ossessionate dall’aspetto fisico e dall’approvazione di Lou, il loro carismatico e splendido leader. Prima di passare oltre il portale, tutte le bambole devono seguire corsi che le rendano più che perfette sotto ogni aspetto.
I loro standard sono inarrivabili per chiunque, figurarsi per le brutte e sgraziate bambole di pezza di Bruttopoli. Gli abitanti di Perfezione faranno di tutto per osteggiare e mettere a disagio i nuovi arrivati, soprattutto il gruppo delle ingegnose Spy Girls. Nonostante tutto, Moxy e i suoi amici trovano un’inaspettata alleata in Mandy (Diletta Leotta), una bambola insoddisfatta della vita che conduce.
Ma un oscuro segreto si cela dietro la tirannia di Lou e dietro l’esistenza di Bruttopoli, che porterà le UglyDolls a mettere in dubbio la causa della loro stessa vita.
Siamo tutti un po’ brutti
Pupazzi alla riscossa – UglyDolls, è un film d’animazione senza troppe pretese se non quella di intrattenere un pubblico di piccolissimi. Riesce sicuramente a centrare l’obiettivo, e pur avendo un tema interessante, si perde dietro ad alcune banalità e a una miriade di canzoni (roba da far impallidire il più musicale dei classici Disney). Certo, già solo la scelta del cast, che in originale vanta nomi come Kelly Clarkson, Nick Jonas e Pitbull, composto quasi interamente da famosi cantanti, lascia intuire una massiccia presenza musicale.
È certamente difficile tener testa ai colossi come la Disney Pixar, ma negli ultimi anni l’animazione per i più piccoli ha collezionato diverse perle (come l’esilarante Lego Movie, sequel e spin off). Insomma, quello animato sta diventando un mondo competitivo e in grado di attirare un pubblico di ogni età.
Il film può vantare comunque delle canzoni accattivanti e una scena finale piuttosto toccante. Non sono solo i pupazzi ad essere imperfetti: anche i bambini, per i quali si impegnano tanto, sono colmi di difetti. In un mondo al perenne inseguimento della perfezione estetica, è importante che i bambini sappiano da subito che non sarà la forma dei loro occhi o delle loro labbra a decretare la loro felicità. La bellezza non è un valore in sé, ed è impossibile innamorarsi di qualcuno prima di averlo sentito parlare e visto muoversi. E del resto, perché chiamarli difetti quando si possono chiamare unicità?
Pupazzi alla riscossa – UglyDolls, col suo cast di voci sopra le righe, verrà presentato in anteprima alla quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma ed uscirà in sala il 14 Novembre.