Manca ormai pochissimo al nuovo anno, e in casa Disney ci si appresta a festeggiarlo col botto: Ralph Spacca Internet, il 57° classico d’animazione della nostra amata “Fabbrica dei sogni”, debutterà infatti nelle sale italiane il prossimo 1 gennaio 2019.
In questo secondo capitolo Ralph, in compagnia della sua migliore amica, la principessa Vanellope, si tufferà a capofitto un mondo magico e sconfinato tutto da esplorare: Internet.
Una nuova avventura
Sono passati sei anni dalle vicende di Ralph Spaccatutto, e finalmente la vita del nostro Cattivo dal cuore d’oro sembra essere perfetta: la mattina a lavoro nel suo gioco e il pomeriggio in compagnia dei suoi colleghi, tra feste e risate. Ma il momento più bello per Ralph arriva la sera, quando può unirsi a Vanellope, la sua amica del cuore, e bighellonare insieme a lei tutta la notte tra una bevuta da Tapper e passeggiate notturne per la sala giochi, concludendo con una bellissima vista dell’alba in cima al suo palazzo. Una vita perfetta insomma, almeno per Ralph, ma che sembra andare troppo stretta alla piccola Vanellope, che trova limitante questo circolo continuo, persino in Sugar Rush, di cui ormai conosce a memoria ogni pista ed ogni percorso bonus.
Cercando di aiutare l’amica a ritrovare il brivido dell’ avventura, Ralph combinerà un pasticcio, tanto che il gioco di Vanellope sarà costretto a chiudere, forse per sempre. Per salvare il regno della principessina, Ralph e Vanellope saranno costretti ad inoltrarsi nello sconosciuto mondo di Internet, alla ricerca di un modo per riportare tutto alla normalità. Ma sarà davvero la “normalità” la strada giusta per la spericolata Vanellope?
Internet è un posto magico
Come per il primo capitolo, la punta di diamante di Ralph Spacca Internet è certamente il mondo in cui i protagonisti si immergeranno. Gigantesco, coloratissimo e tutto da esplorare, Internet offrirà una quantità illimitata di trovate interessanti e ben realizzate, che daranno vita a gag esilaranti fatte di meme, spam ed easter egg. Ci sarà inoltre spazio per piccoli spunti di riflessione sui lati oscuri della rete, come l’hating o il mondo dell’haking, senza però scavare mai in profondità su quello che dovrebbe essere il corretto utilizzo di questo potentissimo mezzo, ormai alla portata di grandi e piccini.
Non sarà infatti questo l’obiettivo primario del film, che utilizzerà un’ambientazione fantastica ed ultra-pop per suscitare nello spettatore più maturo una piacevole sensazione di allegria, e che allo stesso tempo sarà il teatro perfetto per una storia semplice adatta ad un pubblico di giovanissimi.
Ma Felix?
In Ralph Spaccatutto, abbiamo potuto fare la conoscenza dell’allegro Felix Aggiustatutto e (impossibile definirla diversamente) della “dinamite pura” Tamora Jean Calhoun, i cui caratteri in netto contrasto hanno dato vita ad una bizzarra e divertentissima storia d’amore, risultando uno degli elementi più interessanti del primo film.
Un vero peccato dunque, vedere questi personaggi quasi del tutto tagliati in Ralph Spacca Internet, nonostante all’ inizio del film vengano lanciate le basi per una sottotrama carina e ricca di potenziali gag. La scelta registica di non lasciare loro troppo margine non è stata certo insensata, in quanto avrebbero rischiato di spezzare il ritmo del film, con scene per nulla risolutive ai fini del racconto.
Sarebbe però risultato interessante passare il testimone ad altri, avendo infatti per le mani tanti nuovi personaggi dal forte impatto estetico e dal carisma dirompente. Le new entry di questo film, invece, sono relegate a ruoli secondari e mai reali protagoniste. Un vero peccato se si pensa al fascino che suscitano nello spettatore ogni volta che si palesano sullo schermo.
Amare significa anche lasciar andare
Dal punto di vista tecnico, Ralph Spacca Internet risulta sicuramente una pellicola impeccabile, con animazioni di altissimo livello e dal forte impatto visivo, in grado di regalare scene d’azione estremamente dinamiche che riescono ad intrattenere al pari di un film d’azione. A lasciare invece dubbiosi è il messaggio di fondo che il film vuole mandare. Quante volte nella storia del cinema siamo stati posti davanti alla frase: “Amare significa anche lasciar andare”?
Non sembra dunque essere intenzione della Disney, almeno in questo caso, realizzare un film in grado di lasciare il segno nel tempo, come è riuscita a fare in modo efficace nel corso degli anni, e come ci ha dimostrato di essere in grado di fare ancora oggi. Basti pensare all’incredibile Zootropolis, film del 2016 che accompagna ad uno stile noir, molto raro in casa Disney, anche una profonda critica alla società contemporanea, che colpisce gli spettatori come un pugno allo stomaco.
In questa opera invece la morale risulta fin troppo chiara, evidentemente pensata per un pubblico molto giovane, riuscendo però a non risultare banale e smielato ad uno spettatore veterano. Il film infatti ci regala nelle battute finali una scena matura dai tratti malinconici ma inevitabile, in grado di regalare a tutti uno spunto di riflessione su cosa può significare, nella vita, voler bene a qualcuno.