L’1 marzo non potrete mancare all’appuntamento con Red Sparrow, nuovo spy movie firmato Francis Lawrence e recitato dall’incantevole Jennifer Lawrence – che, nel caso ve lo steste chiedendo anche voi, no, non sono imparentati. Comunque, prima di dilungarci in ulteriori dichiarazioni, a voi il trailer:
Quello che di primo acchito potrebbe sembrare lo scialbo remake di Atomica Bionda e A 007, dalla Russia con amore, è in realtà uno spy movie ben confezionato che regala 139 minuti di pura adrenalina. Sì, perchè in Red Sparrow i due Lawrence hanno fatto davvero un gran bel lavoro, ma non c’è da stupirsene visto i precedenti: Hunger games, la ragazza di fuoco, che li battezzò come collaboratori nel 2013, non solo sbancò il botteghino Usa, risultando il più visto di tutta la serie, ma fu addirittura candidato a un’infinità di Awards, portandosi a casa niente meno che quello come miglior thriller.
Insomma, una coppia già collaudata rispettivamente dietro e davanti la macchina da presa (nb: specialmente nel genere thriller), con un bel bagaglio di premi e riconoscimenti alle spalle (basti pensare al premio Oscar vinto dalla Lawrence ne Il lato positivo), non poteva non serbarci grandi sorprese. E in Red Sparrow la vera sorpresa è soprattutto lei, Jennifer Lawrence, così a suo agio nei panni di una giovane spia coraggiosa, determinata, sensuale, intelligente. Educata dalla Scuola Statale Quattro per diventare una Sparrow, ossia una sofisticata agente segreta, lei sarà molto più di tutto questo: sarà una figlia pronta a sacrificarsi per il bene della propria madre, una ballerina nostalgica per le note di Grieg, una sincera ragazza innamorata. Del nemico. Ma questa è un’altra storia e ora ve la raccontiamo.
Jennifer Lawrence, qui Dominika Egorova, è prima ballerina del Teatro Bolshoij di Mosca, ma è presto costretta ad abbandonare la sua carriera a causa di un incidente. Anche se, come le farà prontamente notare lo zio, “gli incidenti non esistono“. Inizia così, da una semplice insinuazione e un registratore, un travolgente passo a due, dove, fino alla fine, non è ben chiaro chi dei due sia a condurre. Lei è una brillante giovane donna, temprata da anni di disciplina artistica e pronta a tutto pur di pagare le cure della madre; lui è il potente vicedirettore dell’SVR, a.k.a. l’Intelligence russa, affascinato dal carisma della nipote e determinato a sfruttarne le potenzialità. Dominika quindi, alle dipendenze dello zio Vanya, il carismatico Matthias Schoenaerts, inizia così la sua vertiginosa discesa (o è meglio dire ascesa?) nel mondo degli intrighi politici e presto diventerrà una Sparrow, un’abile agente segreta capace di manipolare il nemico con l’arte della seduzione. Il corollario della Scuola Statale Quattro, dove svolge tre lunghi mesi di apprendistato, è il seguente:
Ogni essere umano è un mosaico di bisogni: sii il pezzo mancante e otterai tutto.
È un corollario che pare funzionare magistralmente con tutti i sospettati finiti nel mirino dell’Intelligence russa, tutti tranne uno: l’agente della CIA Nate Nash, impersonato da Joel Edgerton. Con lui Dominika vivrà una ricca e contraddittoria relazione sentimentale, fatta di continui colpi di scena o, per dirla all’inglese, di continui twists & turns che metteranno a rischio l’incolumità di due nazioni. E il prezzo che dovranno pagare per questo sarà decisamente elevato.
Insomma, il sapiente uso del montaggio alternato, nonché l’abile dosaggio di momenti di passione e atti di violenza (per cui il film sarà vietato ai minori negli Usa), infondono al film un ritmo serrato e incalzante. Ora, per non procedere oltre nello spoiler, possiamo solo dirvi che, se siete veri amanti del thriller (o se siete solo veri amanti della Lawrence), non potete assolutamente perdervi questo film. Impossibile non rimanere catturati dal ricco ordito della trama di Red Sparrow e, soprattutto, dall’elegante sensualità della sua interprete principale. Tra gli altri interpreti ricordiamo anche: Jeremy Irons nei panni del distinto ufficiale Korchnoi, Marie-Louise Parker nei panni dell’altolocata alcolista Stephanie Boucher e Charlotte Rampling nei panni della severa miss Matron.
Il successo di Red Sparrow dovrà molto, oltre che al cast, anche alle grandi abilità scrittorie di Jason Matthews, ex agente della CIA e autore dell’omonimo romanzo da cui il film è tratto. Lo spy novel di Matthews, tradotto in italia col titolo di Nome in codice: Diva, ha ricevuto una grande accoglienza sia in Italia che in America, tanto che The Huffington Post lo definì «il miglior racconto di spionaggio che vi possa capitare di leggere» e il Usa Today «un romanzo straordinario che non ha niente da invidiare ai capolavori di John Le Carrè o Ian Fleming».
Insomma, forse proprio dal confronto col romanzo derivano le uniche pecche di Red Sparrow, obbligato a destreggiarsi in un mare magnum di nomi russi e, quindi, di piccole storie nella Storia. Inoltre, per quanto l’adattamento dello sceneggiatore Justin Hayte risulti efficace, dà innegabilmente l’impressione di trascurare il grande contesto storico in cui la vicenda è ambientata, quello della Guerra Fredda.