Il grande ritorno dei Looney Tunes sembrerebbe una bufala ai nostri giorni, oppure il segnale di un altro fallimento come lo è stato Wabbit! (Bugs! in Italia), se non fosse che l’annuncio al Annecy International Animated Film Festival ha fatto esultare il pubblico, felicemente sorpreso dalla novità.
Con il produttore Tony Cervone, quando si era parlato di un nuovo show dei Looney Tunes, il pubblico si ne era esaltato, ma non molti hanno gradito il nuovo The Looney Tunes Show strutturato come sit-com: se in molti l’hanno amato, altri lo hanno odiato e ne sono rimasti confusi. Wabbit! – con il suo ritorno ai corti – sembrava un vero ritorno alle origini, finché dai primi episodi non si è visto uno snaturamento dei personaggi tale da accordare il pubblico sull’insuccesso della serie.
Questo nuovo progetto di Warner Animation Group (WAG) e Warner Bros Animation (WBA) è stato presentato ad Annecy in anteprima con disegni preparatori, un lungo panel e con un corto animato in anteprima: The Curse of the Monkey Bird con Daffy Duck e Porky Pig. Il corto richiama ad Indiana Jones e vede i due personaggi affrontare sfide pericolose sull’onda della slapstick comedy, con una sceneggiatura brillante e personaggi animati in 2D.
Grandi registi saranno coinvolti nel progetto – a differenza di Wabbit! che ha dato spazio ad esordienti – e la squadra sta lavorando a pieno regime al fine di riportare i personaggi alle loro origini con commedie irriverenti, intelligenti, satiriche, dalla grande energia e fisicità come quelle tra gli anni Trenta e Quaranta nella Golden Age del franchise.
Con lo stile il gruppo di concederà di differire e sperimentare, ricalcando sì sul design dei grandi artisti , ma anche seguendo nuove vie, come quella dell’art deco, almeno così è stato mostrato nelle prime bozze dal produttore esecutivo Peter Browngardt (segno che Cervone si è congedato?), il quale non ha mancato di mostrare la prima official art del progetto.
In cantiere ci sono corti di circa 6 minuti di durata, assicurati (oltre) 1000 minuti per la prima stagione che andrà in onda nel 2019.
Ci sarà il ritorno dei vocal actors storici come Jeff Bergman, Bob Bergen e il nuovo acquisto in casa Looney Eric Bauza che presterà le voci a Bugs, Daffy e Tweety, ovvero alcuni dei protagonisti assicurati. Considerando il generoso investimento. possiamo credere di rivedere proprio tutti gli idoli di casa Warner.
Parlando di distribuzione non seguiranno le orme dei vecchi corti e non saranno dunque proiettati sui grandi schermi, ma ci sarà la distribuzione su diverse piattaforme oltre al broadcast, ma non è stato chiarito da chi saranno acquistate.
Non una parola è stata fatta su Space Jam 2, il prodotto tanto odiato da Chuck Jones (l’ultimo scomparso dei padri dei Looney Tunes) che chiese di non continuare, bocciando il personaggio di Lola Bunny, colpevole di aver snaturato Bugs e compagni (con la loro intelligenza) con un sex appeal che era stato sempre caratteristico di Bugs Bunny, il quale era stato trasformato in un personaggio sciocco ed eteronormativo.
In barba ai desideri di Chuck Jones, la Warner Bros lo scorso anno ha annunciato ufficialmente Space Jam 2, film che sarà diretto da Justin Lee con protagonista il cestista LeBron James.
Lin ha dichiarato già lo scorso anno che si prenderà un po’ di tempo per valorizzare il sequel di quel film cult, perché ci sono tante aspettative, ma soprattutto perché ritiene difficile lavorare con atleti professionisti che non hanno abilità attoriali. Nove erano le sceneggiature provate e poi bocciate nel 2017 e sappiamo che ancora stanno provando, ma potrebbero aver trovato la sceneggiatura giusta.
Il 2019 potrebbe essere un anno di sorprese per i fan di Looney Tunes e Space Jam, che continuano ad essere cose diverse, ma capaci di solleticare la stessa nostalgia.