Ritorna Riverdale dopo una settimana di pausa con To Riverdale and Back Again, una puntata che mette un po’ di pepe alla serie facendo smuovere le acque.
L’intero episodio ruota intorno all’Homecoming Dance della scuola, che con il tema “Tuffo nel passato” fa convergere nella grande sala da ballo tutti i protagonisti ragazzi e adulti. La vera protagonista questa volta è senza dubbio Alice Cooper, la madre di Betty che, decisa a scoprire la verità in tutti i modi, mette in piedi un piano ingegnoso.
Essendo lei stessa una ex vipera i suoi sospetti sono tutti rivolti verso il padre di Jug, F.P., ma sua figlia Betty non vuole avere niente a che fare con le cospirazioni della madre dando piena fiducia al suo ragazzo che è convinto che F.P. sia innocente. Ma Alice non si ferma davanti alla richiesta della figlia di lasciar perdere e fa leva sui sentimenti di Veronica che vuole a tutti i costi sapere se il padre è coinvolto nell’omicidio o no. Così mentre Alice invita a cena Jug e F.P. per un interrogatorio a base di polpettone fatto in casa, Veronica e il suo fido Archie si intrufolano in casa della Vipera per cercare prove. I due tornano alla festa a mani vuote perché niente nell’abitazione lasciava pensare ad un suo coinvolgimento, ma la loro assenza e il loro confabulare con Alice insospettiscono Betty che viene a scoprire del piano, come anche Jug poco dopo. Il ragazzo sentitosi tradito dai suoi amici e in primis dalla sua ragazza scappa in preda alla disperazione senza lasciare tracce. Nel frattempo la polizia, con un mandato di perquisizione, mette a soqquadro la casa di F.P. ma, al contrario di Veronica e Archie, trova una cassetta con l’arma del delitto messa lì in un secondo momento. Qualcuno vuole incastrare F.P. ma chi potrà mai essere?
Per quanto riguarda la sfera amorosa dei nostri teenagers una coppia si crea e un’altra si distrugge. Mentre Veronica e Archie sono sempre più vicini, tra Betty e Jug si rompe qualcosa soprattutto dopo il grande colpo per lui che vede infrangersi la prospettiva di un riavvicinamento della famiglia.
Interrogativi su interrogativi continuano ad accumularsi, le risposte sono sempre meno e le poche che ci vengono fornite il più delle volte sono bugie. E’ difficile farsi un’idea soprattutto perché i personaggi dicono molto poco di loro e del loro passato, la famiglia Cooper, i Blossom, la famiglia di Jughead o i Lodge, non hanno mai scoperto le loro carte fino in fondo ma hanno solo fomentato la curiosità (e a tratti la frustrazione) con parole non dette, frasi lasciate in sospeso, sguardi criptici. A parte gli Andrews tutti giocano sporco per un motivo o per l’altro.
Dopo undici puntate ci si rende conto che la storia avrebbe potuto essere condensata in meno puntate ma molto più ricche e di qualità, al contrario ci ritroviamo con una serie che aggiunge veramente poco di settimana in settimana. Speriamo che le ultime due puntate ci ripaghino per questa attesa.