Arrivati alla terza puntata si va a definire sempre di più il carattere di Riverdale. In questa puntata, Body Double, il ritmo si velocizza e viene messa parecchia carne sul fuoco.
Vorrei iniziare da Betty, direi la protagonista della puntata, la perfetta ragazza, gentile, educata e pacata che sembra stia subendo un brusco cambiamento. Deve ancora definire il suo carattere e trovare la sua strada, e lo fa decidendo di riaprire i battenti del Blue and the Gold, il giornalino della scuola. Il caso Blossom la riguarda da vicino per via di sua sorella Polly, l’ex di Jason, ma per ora sappiamo solo che tra i due non è finita bene. Cosa sarà successo?
La ragazza, tramite il giornale e l’aiuto del suo fido collega Jughead, è determinata ad andare in fondo alla questione.
Lei e Veronica, sono anche le protagoniste della scena più trash, a mio avviso, della puntata. Ormai amiche per la pelle, B&V, si ergono a paladine della giustizia delle ragazze vittime di slut-shaming. Venute a conoscenza del fatto che i ragazzi della squadra di football tengono un quaderno segreto in cui danno punteggi alle loro conquiste sessuali, le due amiche cercano di far confessare uno dei colpevoli, Chuck, mettendo in atto un siparietto erotico-sadomaso abbastanza ridicolo. Il tutto reso ancora più assurdo dal fatto che Chuck non si rende conto del chiaro e palese piano di aggiramento. Il tema affrontato è molto attuale e significativo ma la situazione prende una piega cosi ridicola e comica da rovinare il senso della denuncia. Questa scena però serve a mostrarci una nuova Betty, che sembra quasi soffrire di bipolarismo, immedesimandosi fin troppo nella sorella Polly.
Archie nel frattempo confessa di aver sentito uno sparo quel 4 luglio, tenendo però fuori dal racconto la Professoressa Grundy. La cosa che gli preme di più ora però è dedicarsi alla sua passione per la musica, nonostante il padre (Luke Perry) inizialmente non sia d’accordo. Ad aiutarlo sarà proprio la girl band di Josie e le Pussycats, che porteranno sul palco le sue canzoni. Viene dato così spazio ad un altro dei personaggi dei fumetti Archie Comics, Josie e le Pussycats, da cui è stata tratta una serie animata prodotta da Hanna-Barbera (stessa sorte del fumetto Sabrina, vita da strega dell’Archie Comics da cui è nata la famosa serie televisiva).
Le indagini dell’omicidio Blossom continuano e Cheryl viene interrogata dalla polizia come prima indiziata. Ha mentito riguardo a quel giorno sul fiume, ma qualcosa ci fa pensare che sta volta stia dicendo la verità e che non sa nulla della morte del fratello.
Come prevede il copione di una teen serie, fino ad ora abbiamo seguito solo il punto di vista dei ragazzi che cercano di risolvere il caso o farsi giustizia da soli. La quota adulta non viene ancora presa in considerazione, la polizia ha un ruolo marginale, e i genitori dei ragazzi al momento sono intervenuti solo per qualche sgridata ai figli. Ma le cose probabilmente cambieranno, visto che gli stessi genitori dei ragazzi sembrano portare vecchi rancori che forse hanno a che vedere con il caso.
Insomma in questa puntata sono successe parecchie cose, alla storia guida della serie vengono affiancate altre vicende dai toni liceali che mettono sempre più in discussione i personaggi. Per il momento Riverdale non è da buttare, considerando il genere, fa il suo lavoro e ci intrattiene senza annoiare.