L’attesa sta per concludersi. Finalmente, tra meno di un mese, uscirà nelle sale il prossimo film ambientato nell’universo di George Lucas, Rogue One: A Star Wars Story.
Per i pochi che ancora non dovessero saperlo, Rogue One, prodotto dalla Lucasfilm e distribuito dalla Walt Disney, è il primo film di una trilogia di spin off ambientati nell’universo creato da George Lucas e che non (co)incidono con la nuova e discutibile trilogia, iniziata con Il Risveglio della Forza. Sono singole storie autoconclusive. Il secondo sarà focalizzato sulla figura di Han Solo, mentre il terzo su Boba Fett.
Questo primo episodio della Star Wars Anthology, diretto da Gareth Edwards, si colloca temporalmente tra la fine degli eventi de La Vendetta dei Sith (2005) e prima di quelli di Una Nuova Speranza (1977), in un momento in cui le forze imperiali stanno ultimando la loro arma più micidiale, la Morte Nera. Infatti, proprio il produttore esecutivo John Knoll fa sapere che non vedremo cavalieri Jedi qui, proprio perché la storia racconta del periodo in cui gli unici superstiti del massacro sono Yoda e Kenobi, rifugiatisi su Dagobah e Tatooine. Inoltre, sembra che non vedremo nemmeno gli iconici titoli di testa scorrevoli in nessuno dei tre film, perché – come spiega la stessa produttrice Kathleen Kennedy su “Variety” – si tratta per l’appunto di storie correlate con quella principale, dando già per conosciuta la storia.
In questi mesi abbiamo potuto assaporare le prime immagini dei trailer ufficiali, ci siamo lasciati coinvolgere in quello che in pochi secondi ci hanno raccontato. Una storia fatta di donne e uomini pronti ad affrontare una missione pericolosissima in nome della libertà, contro la tirannia del potere imperiale. Abbiamo conosciuto la ribelle (in tutti i sensi) impetuosa e solitaria Jyn Erso (Felicity Jones), che affiancherà il capitano delle truppe Ribelli Cassian Andor (Diego Luna) e il suo droide K-2SO (Alan Tudyk) nell’operazione. Abbiamo riconosciuto tanti elementi caratteristici della prima trilogia di Guerre Stellari, come gli spettacolari ATAT Transporter, che sembrano riportare i nostalgici ai tempi dei film che li hanno resi noti. Forse potrà sembrare strano vedere un film di Star Wars senza i titoli scorrevoli e le spade laser, ma se queste sono le premesse, la storia saprà ancora una volta portarci in quella galassia lontana lontana.