Rogue One, alias la prima Story dell’universo di Star Wars portata su grande schermo (la prossima vedrà protagonista il giovane Han Solo), dividerà i fan della saga targata Lucasfilm. Se da un lato il film è un continuo crescere sul piano del ritmo, dall’altro aggiunge poco nulla alla storyline principale, in quanto sappiamo già tutti come andrà a finire. Rogue One infatti si inserisce perfettamente tra Episodio III – La Vendetta dei Sith ed Episodio IV – Una Nuova Speranza, raccontando come sia nata la Morte Nera e di come i Ribelli siano entrati in possesso dei piani del progetto contenenti il punto debole della micidiale arma di distruzione di massa.
Il film parte blando, forse troppo; dopo un breve incipit vengono introdotti tutti i personaggi, uno alla volta, come a voler dare a ciascuno il proprio spazio. Nessuno però riesce veramente ad emergere, colpa di una sceneggiatura un po’ troppo piatta e di attori decisamente poco carismatici. La delusione maggiore è sicuramente Felicity Jones, la sua Jyn Erso perde il confronto a distanza con Rey, interpretata da Daisy Ridley in Episodio VII. L’occasione mancata è invece rappresentata dal Capitano Cassian Andor (interpretato da Diego Luna), co-protagonista maschile, che lascia intravedere durante diversi frangenti un possibile sviluppo introspettivo del personaggio molto interessante, ma che purtroppo non viene approfondito. Dopo che la Morte Nera rivela il suo potere, il ritmo del film cambia improvvisamente, aumentando sempre di più e sfociando in una battaglia finale davvero mozzafiato. Ed è probabilmente questo il momento migliore del film in cui Rogue One si fa letteralmente Guerre Stellari. Rogue One: A Star Wars Story è un film di Star Wars a tutti gli effetti, più che uno spin-off è infatti un prequel.
In questo senso non è un caso che la regia sia stata affidata a Gareth Edwards, colui che ha ridato un’identità ancor prima che una dignità al Godzilla hollywoodiano. Edwards, con Rogue One, ci porta a conoscere l’universo di Star Wars da un punto di vista più umano e terra-terra, facendoci esplorare un mondo che non era mai stato mostrato in questo modo su grande schermo, il tutto con un estremo rispetto per la trilogia originale. Questo è ciò che molti fan desideravano da tempo, ma forse Rogue One non è la storia che volevano.
Probabilmente essi troveranno maggiore appagamento quando la Saga di Star Wars troverà il coraggio di staccarsi dalla storyline principale e raccontare altre storie. Sino ad allora dovranno accontentarsi di progetti come Rogue One, un film che forse non lascerà un segno indelebile, ma che risulta a conti fatti assolutamente godibile e ben fatto, soprattutto nella seconda parte, nonostante una durata un filo eccessiva ed un villan oltremodo dimenticabile.