Scarlett Johansson ha affrontato una tempesta di critiche questa settimana, da quando è stata divulgata la notizia che avrebbe interpretato un ruolo da transgender nel film sulla criminalità “Rub & Tug”, tratto dalla storia vera di Dante “Tex” Gill, gestore una serie di saloni di massaggio utilizzati come luoghi di prostituzione negli anni ’70 e ’80.
La reazione dopo l’annuncio è partita da attori transgender, i quali sostengono che tali decisioni di cast non fanno che togliere opportunità di lavoro a membri di comunità ancora emarginate, come quella LGBT.
“Non mi dispiacerebbe trovarmi nei panni di Jennifer Lawrence e Scarlett ed essere scelta per un ruolo di CIS, ma sappiamo che non è il caso” ha scritto l’attrice Trace Lysette su Twitter, riferendosi con CIS ad individui cisgender. “Non solo giochi e rubi la nostra tecnica e le nostre opportunità, ma ti dai anche una pacca sulla spalla con trofei e riconoscimenti per imitare ciò che abbiamo vissuto”, ha aggiunto Lysette, donna transgender nota per aver preso parte alla serie TV “Transparent” assieme all’attore Jeffrey Tambor.
I rappresentanti di Scarlett Johansson non hanno risposto alle e-mail che chiedevano commenti sulla vicenda, ma l’attrice ha subìto un’ulteriore ondata di rabbia online dopo che il sito web Bustle ha pubblicato una dichiarazione di un suo rappresentante non identificato che ha detto: “Dì loro che le mail possono essere indirizzate a Jeffrey Tambor, Jared Leto e ai rappresentanti di Felicity Huffman per un commento”.
Questi attori sono tutti cisgender che hanno interpretato personaggi transgender: Tambor come donna transgender su “Transparent”; Leto come donna transgender nel film del 2013 “Dallas Buyers Club”, grazie al quale ha vinto anche un oscar; infine la Huffman ha ricevuto una nomination con il suo ruolo di donna transgender nel film del 2005 “Transamerica”.
Tamblor, durante il discorso per la vittoria di un Emmy nel 2006 affermò: “Per voi, là fuori: date una possibilità ai talenti transgender. Date loro delle audizioni. Date loro la loro storia”. Lo stesso Tamblor ha però lasciato il programma lo scorso anno, dopo che la Lysette e un’altra donna transgender, lo hanno accusato di cattiva condotta sessuale.
I sostenitori per i diritti dei transgender chiedono che nel mondo dei media siano prese più spesso decisioni come quelle dello show televisivo “Pose” su FX, dove il casting rappresenta la comunità riflessa nello show. “Pose” si concentra infatti sulla vita di persone LGBT, e vede cinque donne transgender interpretare il ruolo di personaggi transgender. Il creatore dello show Ryan Murphy ha dichiarato riguardo ad esso: ” Voglio che questo spettacolo faccia di più che presentare un cast di talentuose attrici transessuali, voglio che sia fondamentale e che dia a coloro a cui non è stata data una possibilità una reale opportunità di raccontare le loro storie”.